Confesercenti Ravenna Cesena: Claudio Cavalli è il vincitore del premio letterario “Cesena e le sue pagine”

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Sarà premiato il 28 giugno in occasione del Premio Selezione Bancarella 2024

Venerdì 28 giugno in occasione del Premio Selezione Bancarella 2024 verrà consegnato a CLAUDIO CAVALLI il Premio letterario Banca di Credito Cooperativo Romagnolo e Confesercenti Ravenna e Cesena “Cesena e le sue pagine”.

Claudio Cavalli un vero e proprio vulcano di idee che non conosce cosa vuol dire la noia, un uomo capace di inventare e costruire progetti culturali, festival, oggetti e giochi sui capolavori della pittura e storie con una preferenza per l’avventuroso nel quotidiano e il fiabesco; storie con sprazzi di umorismo, poesia, sorprese. Queste sue magnifiche storie le utilizza in teatro come autore e narratore, sono 12 gli spettacoli di cui uno “Incanto di un vecchio pianoforte” scritto per il Teatro alla Scala.

In Tv è stato autore nelle prime 500 puntate del programma RAI l’Albero Azzurro ed è andato in video come narratore. A Cesena è conosciuto soprattutto per essere l’inventore e il coordinatore dell’opera da Guinness dei primati custodita in Biblioteca Malatestiana: il più grande manoscritto al mondo, alla cui realizzazione hanno partecipato oltre 2000 persone di ogni età. Si tratta di l’Eroico Manoscritto, che racconta, ciò che avvenne della biblioteca dopo la morte di Novello Malatesta.

E non finisce qui, Claudio è anche il creatore e direttore artistico di Artexplora, un bellissimo parco tematico pensato per avvicinare in maniera divertente bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie all’arte; forse il primo parco tematico sul patrimonio artistico dove i ragazzi si divertono imparando a conoscere e amare l’arte.

Sarà premiato venerdì prossimo in occasione del PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2024 per il romanzo “Ragnatele”(Albatros editore) un intrigante libro tra il giallo e l’avventura dalla scrittura agile, veloce, intelligente. Peretti, il protagonista, ruba sei vestiti d’alta moda e si autodenuncia sostenendo che l’azione è stata indotta da una sua patologia, l’amore per il bello. Il romanzo tesse anche un robusto filo di rivolta sociale e di sana indignazione contro l’inclinazione all’indifferenza e alla furbizia disonesta che coinvolge persino qualche oscuro impiegato comunale. Ed ecco la trovata magistrale: “la rivolta democratica”, che un composito gruppo metterà in atto con fantasia, divertimento, abilità, piacere artistico, fino ad un finale scoppiettante come uno spettacolo pirotecnico in cui la città diventa parte attiva.

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