“Necessario cambio di marcia, serve gestione più partecipata. Ripartiamo dal programma”
Confesercenti e Fiarc, rispettivamente in rappresentanza delle ditte mandanti e degli agenti e rappresentanti di commercio, hanno votato contro il progetto di bilancio consuntivo al 31 dicembre 2017 presentato questa mattina in occasione dell’Assemblea dei Delegati della Fondazione Enasarco. Un segnale inviato all’indirizzo dell’attuale governance della Fondazione, espressione della coalizione elettorale Insieme per Enasarco, cui anche Confesercenti e Fiarc hanno aderito, ma che non è ancora riuscita a produrre il cambio di marcia forte nelle modalità di gestione di Enasarco che pure era stato al centro del programma elettorale della coalizione.
Confesercenti e Fiarc avevano già manifestato, nelle precedenti riunioni, il forte disagio per l’incapacità di produrre un’innovazione effettiva basata sulla risoluzione delle priorità organizzative e finanziarie di Enasarco, sulla programmazione degli interventi di recupero di efficienza della fondazione e sull’ampliamento decisionale effettivo in capo al Consiglio, aumentando le sedi in cui svolgere il ruolo primario: budget collegiale, definizione di linee di sviluppo, riduzione dei costi specie di quelli legali e rimodulazione delle commissioni che, così come operano, sembrano più strumenti di supporto alla struttura interna che organi che semplificano le decisioni del Consiglio di amministrazione.
L’Enasarco ha bisogno di una gestione partecipata che affronti i nodi non più eludibili, quali l’efficientamento della gestione finanziaria, la riduzione delle spese legali dovute alle scelte sbagliate delle precedenti gestioni, la valorizzazione del personale con potenziamento di alcuni servizi e rotazioni degli incarichi, ma anche il presidio dei rischi in forma continua. Non possiamo più rimandare la soluzione di questi problemi, così come non si possono più posticipare le modifiche statutarie, dirette anche a qualificare il ruolo dell’Assemblea dei partecipanti. Il voto contrario al bilancio espresso oggi da Confesercenti e Fiarc va dunque letto come un segnale per avviare un ciclo diverso all’insegna dell’efficienza e della partecipazione.