Il presidente provinciale Giberti: “Utile posticipare a 2019 o mantenere un periodo con carte carburante. Agenzia Entrate mantenga impegni presi”
Fatturazione elettronica: monta la preoccupazione tra gli operatori delle stazioni di servizio modenesi. “Incombenza eccessiva e rete distributiva ancora poco attrezzata a riguardo – fa sapere FAIB-Confesercenti Modena, la sigla che rappresenta i benzinai del territorio provinciale – Fortissimo il rischio di disagi, necessario posticipare al 2019.”
Diversi i temi caldi emersi nel corso dellpresidenza provinciale FAIB Modena, dei giorni scorsi, molto partecipata. Da un lato la fatturazione elettronica, prossima ad entrare in vigore, se non dovessero intervenire cambiamenti, dall’altro, i costi dei pagamenti elettronici.
Forte l’attenzione sul primo tema posta dal presidente dell’Associaizone Franco Giberti: “E’ una scadenza che desta non poche preoccupazioni – ha detto Giberti – oltre che incertezze e perplessità tra tutti gli operatori. Ci pare un’incombenza fin troppo eccessiva, anche in ragione della tracciabilità delle vendite del carburante da parte dei gestori. Adempimento, che comporterebbe un ulteriore aggravio di costi e di tempi a carico dei gestori. La rete distributiva modenese non è ancora attrezzata a tal senso, e il rischio di nuovi disagi che vanno ad assommarsi alla già difficile situazione gestionale della categoria è tutt’altro che scontato. Fondamentale dunque, la necessità di prevedere in questa fase uno slittamento al 1 gennaio 2019 o il mantenimento dei un doppio binario col vecchio regime delle carte carburanti per un primo periodo sperimentale.”
E’ stata poi evidenziata l’esigenza che l’Agenzia delle Entrate, mantenga gli impegni presi con le associazioni dei gestori. E cioè predisponendo una forte semplificazione tecnica riguardo la stessa fattura, mantenendola gratuita, con applicazioni che saranno messe a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate. “Nel caso non si riesca ad ottenere quanto richiesto – prosegue Giberti, sottolineando le forti difficoltà che si profilano per le aree di rifornimento carburanti e i disservizi che graveranno sia sugli operatori della distribuzione, sia su chi sarà interessato dalla nuova disciplina – i gestori non escludono forme di protesta che potrebbero portare anche ad una serrata delle stazioni di servizio.”
Altro nodo cruciale emerso nel corso dell’assemblea provinciale, i costi delle commissioni sui pagamenti elettronici da carte di credito, bancomat, etc. “Se da un lato risulta positiva l’estensione del credito di imposta a favore dei gestori anche delle commissioni dovute alle transazioni collegate a carte di debito e prepagate, l’aumento del livello delle commissioni imposto dagli enti emittenti non è più sostenibile. I gestori non possono lavorare per banche e società emettitrici di tessere bancomat o di credito. È pertanto opportuno stabilire un tetto alle commissioni”, conclude Giberti ribadendo che in proposito sono stati programmati incontri territoriali per approfondire le tematiche affrontate nel corso della presidenza.