L’analisi dell’Ufficio Economico Confesercenti: più potere d’acquisto e calo delle tasse binomio imprescindibile per la crescita
“Il quadro tratteggiato oggi dall’Istat ci restituisce l’immagine di un Paese in cui cittadini ed imprese vivono ancora nell’incertezza. Reddito e potere d’acquisto degli italiani sono fiacchi – sottolinea Confesercenti in una nota – la domanda interna è strutturalmente debole e le famiglie per far fronte alle spese per consumi vanno ad intaccare i risparmi. A questo si aggiunge il dato odierno sull’inflazione di giugno, in discreta accelerazione rispetto a maggio (1,4%) risultato in gran parte spiegato da cause esterne quali l’aumento dei beni energetici non regolamentati (+9,4%) e dai rincari per gli acquisti quotidiani, più che legato ad una qualche vivacità effettiva dei consumi”.
“Dal nostro mercato interno, infatti, si genera quasi l’80% del PIL: se questo non riparte ben difficilmente miglioreranno le performance economiche del Paese, per riportare il livello della crescita del Pil in linea con l’Europa. Più potere d’acquisto alle famiglie e minore pressione fiscale per le imprese rappresentano il binomio imprescindibile per rafforzare la ripresa e puntare su una decisa crescita del Paese, a partire dal disinnesco delle clausole di salvaguardia dell’IVA”.