L’intervento del presidente di Assoturismo al convegno “I tesori della montagna”: Servizi personalizzati e formazione le leve competitive per vincere
“Per i numeri sempre crescenti e la qualità della partecipazione, anche la XIXa edizione delle «Giornate del Turismo Montano» si è confermata una manifestazione con tanti momenti di approfondimento e contenuti di sicuro interesse per tutto il mondo del turismo, attraverso un intenso percorso con diversi specifici convegni ed eventi collegati.
Queste le parole con cui il presidente di Assoturismo Vittorio Messina ha aperto il suo intervento in occasione del convegno “I tesori della montagna. Sessione plenaria conclusiva” della XIX Borsa del Turismo Montano.
Come bene ha detto Alessandro Franceschini, curatore scientifico di BITM, per capire le potenzialità dei nostri territori dobbiamo invertire il cannocchiale con il quale guardiamo al fenomeno del turismo: in questa prospettiva, i territori minori possono svelare grandi potenzialità attrattive, capaci di attrarre presenze turistiche importanti. Ecco perché alle Giornate del Turismo Montano si è parlato proprio di questi piccoli tesori in grado di muovere flussi significativi di turisti, che oggi sono sempre più dei soggetti attenti e curiosi, che cercano di vivere esperienza autentiche, a contatto con la natura.
Del resto ormai va prendendo sempre più piede il concetto di vacanza outdoor all’insegna dell’emozione e di prodotti di nicchia secondo un approccio di tipo esperienziale unitamente a nuova sensibilità nei confronti del turismo sostenibile, della natura, dell’identità e dei prodotti locali. Il turista oggi è sempre più informato ed esigente e chiede di vivere un’esperienza integrata che non sia più legata solo alla visita di un luogo. In particolare il turista montano chiede un’esperienza personalizzata, la pratica di attività specifiche e il raggiungimento non solo di un benessere fisico ma anche psicologico.
È necessario dunque che tutti gli attori locali modifichino i loro comportamenti in coerenza con i mutamenti del mercato e concorrano nella definizione di rinnovate misure strategiche e di management affinché il turismo possa continuare a rappresentare per le comunità montane una valida alternativa in grado di assicurare una base economica sostenibile e la valorizzazione delle peculiarità socioculturali e naturali. A tal proposito è necessario differenziare l’offerta sulla base delle esigenze del turista e gli attori locali devono inventarsi nuovi modi, ovviamente sostenibili, di utilizzo e fruizione del territorio e delle sue risorse e creare nuove occasioni di svago e ricreazione. Devono inoltre potenziare la comunicazione verso l’interno e l’esterno grazie a forme e strumenti innovativi ed efficaci.
In questa direzione si possono individuare alcuni fattori critici che rappresentano altrettante leve competitive per le destinazioni turistiche. Intanto la realizzazione di forme di collaborazione all’interno della destinazione turistica al fine di promuovere il prodotto area. Sono necessarie inoltre forme di collaborazione esterne con altre destinazioni per riuscire a proporsi in maniera più competitiva e dinamica sui mercati lontani, dove la singola destinazione, per quanto integrata, non riuscirebbe ad essere visibile. Le forme di coordinamento sono importanti non solo a livello competitivo, dato che aumentano la visibilità di una destinazione, ma anche per la gestione e il controllo della qualità, qualora si riescano ad instaurare circoli virtuosi di miglioramento continuo dell’offerta. Occorre pertanto creare idonei strumenti conoscitivi necessari per analizzare la situazione e implementare poi le necessarie strategie per far fronte alle minacce e alle opportunità esistenti sul mercato. Nell’attuale economia, infatti, l’informazione assume sempre più una valenza strategica. Per questo è necessario che gli operatori pubblici e privati abbiano strumenti idonei all’analisi e alla comprensione dei puri dati statistici in modo da generare le informazioni necessarie per programmare ed implementare le proprie strategie. È necessario inoltre garantire all’interno della destinazione sia la circolazione delle informazioni fra i diversi attori locali sia forme di confronto e di crescita comune per generare quelle forme di conoscenza molto importanti sul piano competitivo, in quanto difficilmente imitabili.
Di estrema rilevanza è poi la definizione di una metodologia di gestione strategica integrata delle destinazioni turistiche con particolare attenzione al problema della qualità. Oggi il turista è sempre più interessato non tanto al singolo bene o servizio quanto ad un prodotto turistico globale che include tutti gli elementi ritenuti utili per la sua permanenza in loco. Per questo motivo la qualità non è più vista solo a livello di singolo ed autonomo servizio offerto da un operatore ma invece a livello più ampio di destinazione nel suo insieme.
Ma per essere attraenti sul mercato è necessario implementare processi continui di miglioramento della qualità, attraverso la collaborazione competitiva fra gli attori e certificazioni credibili sul mercato. Questo presuppone una formazione continua delle risorse umane, che devono essere motivate, altamente qualificate e professionali per avere successo in un settore in cui è importante la qualità non solo tecnica ma anche relazionale. Nel turismo i progetti di sviluppo dipendono in maniera considerevole dalla quantità e dalla qualità delle risorse umane disponibili. Nel caso di gestione integrata della destinazione è necessario sviluppare nuove competenze e conoscenze utili per assicurare il coordinamento, risolvere i problemi e mediare fra i diversi interessi in gioco.
In questo quadro rimane di fondamentale importanza assicurare un giusto equilibro fra tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e sociali, pena il rischio di perdere le proprie peculiarità, che rappresentano le principali fonti di vantaggi competitivi”.