Si è svolto a Padova il quarto appuntamento del ciclo di “conferenze itineranti” organizzato da Fiarc, un itinerario di idee e di progetto che mette al centro il ruolo e il futuro di Enasarco
Si è svolto a Padova venerdì 9 giugno, nella location d’eccezione della Sala Rossini nel Caffè Pedrocchi, il quarto appuntamento del ciclo di “conferenze itineranti” organizzato da Fiarc (Federazione degli Agenti e Rappresentanti di Commercio aderente a Confesercenti), un itinerario di idee e di progetto che mette al centro il ruolo e il futuro di Enasarco, un Ente a cui Fiarc demanda un ruolo strategico per la categoria.
“Insieme per un nuovo sentiero” non è un titolo scelto a caso: l’obiettivo è quello di creare un percorso di confronto permanente e di condivisione che porti in primo piano sia le esigenze e le prospettive degli agenti che quelle delle imprese preponenti: come partner e non controparte di un processo produttivo comune, che vedrà Enasarco nel ruolo di “cabina di regia”.
I lavori sono stati avviati dai saluti introduttivi di Nicola Rossi, presidente di Confesercenti del Veneto Centrale, e dell’onorevole Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il fulcro dell’evento ha visto come protagonisti: Fabio D’Onofrio, Coordinatore Nazionale Fiarc, Antonello Marzolla, Segretario generale Usarci e Antonio Buonfiglio, Diretore della Fondazione Enasarco. Sotto l’attenta moderazione di Sauro Spignoli, Responsabile Nazionale dell’Ufficio Studi Fiarc, gli speaker hanno preso in esame i temi focali di quella che intende essere una rivisitazione e rivoluzione della professione dell’agente di commercio, ai fini di dare una nuova prospettiva al lavoro e offrire servizi di più alto profilo. A concludere, l’intervento di Giuseppe Capanna, Direttore Generale di Confesercenti.
Presenti all’evento: Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, Antonio Bressa, assessore alle attività produttive e al commercio, in qualità di rappresentante della Giunta Comunale, affiancato da rappresentati di altre amministrazioni comunali, e gli agenti di commercio.
«Sono orgoglioso che una tappa del ciclo di “conferenze itineranti” di Fiarc Confesercenti si sia svolta a Padova – aggiunge il presidente Nicola Rossi – e soprattutto in un luogo che calza storicamente a pennello con quello che andremo a fare. La professione dell’agente di commercio negli ultimi 5 anni ha subito una notevole flessione, tale che (secondo i dati concessi dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio) si nota una riduzione del numero di imprese attive e registrate che operano nei codici Ateco legati alle figure degli agenti/rappresentanti di commercio del -3% a Padova, con 4.196 agenti attivi nella Provincia. I settori che al momento richiedono maggiormente la professione dell’agente di commercio, secondo i dati del nostro osservatorio, vedono al primo posto quello della pubblicità e digital marketing con 133 richieste, seguito rispettivamente da energetico con 96, alimentare con 94, medico/farmaceutico/dentistico con 65, per andare via via abbassandosi fino al settore dell’abbigliamento che ad oggi continua a non avere alcuna richiesta. Noi come Fiarc e di conseguenza come Confesercenti siamo in prima linea per ridare vita ad un’associazione di categoria che da tempo non aspetta altro che prendere nuovo respiro e rinnovare il proprio ruolo».
Tra il 2011 e il 2021 lo stock di imprese del settore flette del 7,45%. Nel 2011 le società di capitale erano 13.609 e le ditte individuali 205.901 unità; nel 2021 le prime incrementano al valore di 20.500 facendo segnare un saldo positivo di 6.891 imprese e le seconde flettono al valore di 184.320 mostrando, quindi, un significativo decremento di 21.581 unità. Continua, invece, la costante erosione dello stock delle società di persone (- 3.293 imprese nell’arco temporale citato)
«Il 95% delle imprese d’Italia sono micro imprese e i rappresentanti di commercio rappresentano questa categoria. Si tratta un settore importante – aggiunge l’on. Massimo Bitonci – che affianca commercio e industria formato da migliaia di piccole attività in un periodo dalle prospettive economiche promettenti. L’idea, di cui Enasarco fa parte degli ambasciatori al momento, sarebbe usare quei 120 miliardi nazionali di risorse all’interno delle casse di previdenza nell’economia reale: nella formazione, per le imprese e così via. La spinta da parte delle associazioni su questo è molto forte e il governo è aperto alla discussione. Le imprese non esistono se non c’è il credito e le garanzie alle imprese sono fondamentali».
«Il tema focale di questo e dei futuri interventi sarà la centralità di Enasarco come “cabina di regia” nel settore dell’intermediazione. L’obiettivo – aggiunge Fabio D’Onofrio – che ci siamo prefissati è quello di portare la Fondazione oltre la previdenza, oltre la mission originaria. Uno degli obiettivi principali di cui si discuterà sarà quello di fornire nuova assistenza e formazione sia agli agenti che alle imprese, accompagnato dall’intenzione di elevare Enasarco al ruolo di player reale dell’economia del paese, assumere un ruolo di attore e non più di spettatore».