Confesercenti Bologna: BO-Noir, il salotto nero di Bologna

Presentata la rassegna tra letteratura, musica e cronaca nera nella Sala stampa Luca Savonuzzi di Palazzo d’Accursio 

Per quattro domeniche consecutive (25 giugno, 2, 9 e 16 luglio), dalle 21,30 in poi nella suggestiva cornice di Piazza San Francesco a Bologna, scrittori, giornalisti, esperti, parenti delle vittime si incontrano su un palcoscenico per ripercorrere le tappe di alcuni casi di cronaca nera che hanno segnato l’Italia. Le parole della letteratura, le immagini del cinema e la musica dal vivo contribuiranno alla narrazione, a far rivivere i sentimenti legati a storie che non possono essere dimenticate e a raccontare un paese come quello italiano, fitto di vicende e interrogativi che ancora attendono risposte. Curato da Giostra Film, Bo-Noir. Il Salotto Nero di Bologna fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena. Questi i temi dei quattro appuntamenti in programma ad ingresso libero in Piazza San Francesco a Bologna:

  • Domenica 25 giugno, La famiglia Carretta scompare nel nulla
  • Domenica 2 luglio, Le cinquantaquattro ferite di Federico Aldrovandi
  • Domenica 9 Luglio, Cogne, il primo delitto mediatico
  • Domenica 16 luglio, Elisa è sempre stata lì. L’omicidio Claps

L’evento è realizzato con il sostegno di Comune di Bologna e la collaborazione di Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale. Main sponsor dell’iniziativa è il Gruppo Hera. Contributi di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Coop Alleanza 3.0. Patrocinio di Confesercenti Bologna.

“Il ritorno a Bologna di Bo-Noir è una bellissima notizia – ha affermato Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana – nel 2008 c’è stata in città l’ultima edizione di questo progetto che abbiamo fortemente voluto far rinascere e che, in piazza san Francesco e in chiave nuova, impreziosirà per quattro settimane il cartellone culturale di Bologna Estate del Comune di Bologna. Bo-Noir è un importante luogo di pensiero e di progettazione culturale animato da persone come Grazia Verasani, Stefano Tura e Riccardo Marchesini che, partendo dalla cronaca nera, hanno creato delle composizioni narrative e culturali. Come Comune di Bologna sono felice di sostenere e promuovere questo progetto. I quattro appuntamenti affondano su una lente con cui leggere le contraddizioni della nostra contemporaneità, delle inquietudini del nostro presente. Alternano crimini privati a crimini pubblici che hanno modificato e trasformato la comunicazione pubblica. Tutto ciò viene presentato in Bo-Noir non con lo sguardo voyeristico e di morbosità che inevitabilmente che la cronaca può trascinarsi dietro, ma come lente approfondita di indagine di indagine di ciò che possiamo svelare nell’inchiostro inquieto delle nostra società e del nostro presente. Evviva la ripartenza di Bo- Noir. Un nuovo tragitto che abbiamo voluto rifar partire, grazie a Confesercenti e ad Hera. Uno dei progetti su cui abbiamo puntato quest’anno”.

“I temi di questa rassegna – ha sottolineato Massimo Zucchini, Presidente Confesercenti Bologna – sono molto radicati nei dibattiti tra le persone. Molto importante la location scelta per le quattro serate e la struttura dell’iniziativa. Il progetto ci ha coinvolto in modo particolare e lo facciamo con somma felicità anche perché nel 2023 festeggiamo il 75.o anniversario di fondazione della nostra associazione”.

“Main sponsor per la prima volta di “Bo-Noir. Il Salotto Nero di Bologna” – ha sottolineato Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Comunicazione e Relazioni Esterne del Gruppo Hera – il Gruppo Hera ha deciso con convinzione di stare a fianco di una rassegna che attraverso cinema, narrazione, letteratura e musica, diventa strumento di conoscenza e forse anche di risposta agli interrogativi che pervadono i tanti casi di cronaca nera di cui abbiamo sentito in questi anni. Perché, va ricordato, il coraggio di informare, il tentare di trovare risposte e di tenere accesa la memoria sui fatti, mantengono vivi la giustizia sociale, la democrazia e il valore indissolubile dei diritti umani. Dal caso del giovane Federico Aldrovandi al delitto mediatico di Cogne, fino alla scomparsa di Elisa Claps e alla strage della famiglia Carretta, tentare di decifrare i misteri che stanno dietro a questi orrendi delitti significa, infatti, coinvolgere la platea in una riflessione comune. Ancor di più, se attraverso parole e testimonianze di professionisti del giornalismo, scrittori, uomini di legge, criminologi e parenti delle vittime, per sottolineare l’importanza della libera e corretta informazione. Oltre alla volontà di sollecitare occasioni culturali di incontro e di socialità, favorendo nelle persone un sentimento di coinvolgimento e appartenenza alla propria comunità, per il Gruppo Hera essere Main sponsor di Bo-Noir vuol dire premiarne soprattutto il messaggio universale di trasparenza e giustizia umana di cui è portavoce. La nostra partnership conferma l’importanza che il Gruppo riserva alle persone, al confronto e all’identità, temi che possono essere da stimolo per la costruzione di nuove realtà, dove alla base di tutto c’è la relazione umana e un senso di cittadinanza, che la nostra multiutility si impegna ogni giorno a costruire con responsabilità sociale. Siamo grati alla rassegna per la volontà, attraverso la cultura, di fissare e divulgare questi messaggi importanti”.

“Bo-Noir è nata nel 2006 con la stagione dell’ex assessore alla Cultura Angelo Guglielmi ed Elena Di Gioia ci segue da allora – ha rivelato Riccardo Marchesini, Giostra Film, regista di Bo- noir – il nostro è un ritorno e noi manteniamo la nostra formula inalterata. Ognuna di queste serate ha una piccola produzione, una sua sceneggiatura, tutta una parte di video e poi ci sono gli ospiti che parlano dei casi in rassegna. Sono delle serate sotto forma di spettacolo. La novità del 2023 è il narratore della ogni vicenda in programma nella serata. Da quest’anno collaboriamo con Stefano Tura che, alle abilità giornalistiche che gli riconosciamo, aggiunge quelle dello scrittore con cui è capace di farci entrare con empatia e suspence nelle storie che affronteremo. Altre grande novità è che non ci occuperemo di casi locali, ma di casi nazionali che hanno contribuito a far riflettere le persone e segnato in modo profondo la storia del nostro paese. Altro ingrediente fondamentale della rassegna è la presenza di Grazia Verasani che ha scritto queste nostre serate, sceneggiandole, e dandoci tanti link con la letteratura e con il cinema. Non vogliamo raccontare questi casi con la morbosità di certi programmi tv”.

“In Bo-Noir ero stato ospite in una delle edizioni precedenti – ha confessato Stefano Tura, giornalista, scrittore e moderatore di Bo-noir – e quando mi hanno proposto il ruolo di narratore in questa edizione ho accettato subito. Abbiamo scelto quattro casi emblematici, diversi tra loro, ma sempre legati con un filo conduttore. Del caso Carretta me ne occupai negli anni ’90 e ci sarà un mio vecchi servizio. Il caso ha voluto che Ferdinando, l’autore della strage della famiglia Carretta, sia deceduto alla vigili di questa rassegna. Sarà presente il gioralista Rinaldi di Chi l’Ha visto? che raccolse la sua confessione davanti alle telecamere. La morte di Federcio Aldrovandi ci fa ricordare che anche di recente abbiamo avuto casi eclatanti di violenze perpetrati dalle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini. Il caso Cogne si lega al caso Carretta. Nel primo è la madre che, per la verità giudiziaria, ha ucciso il figlio, mentre nel caso Carretta è il figlio che uccide i genitori. Infine, del caso Claps mi sono occupato della parte inglese, dell’uccisione in Inghilterra di una donna da parte del suo killer Danilo Restivo. È un caso interessante, perché c’è una copertura politico ed ecclesiastica per far scappare di fatto il killer”.

“La sera di Aldrovandi – ha aggiunto Grazia Verasani, scrittrice e sceneggiatrice di Bo-noir – avremo il papà di Federico e l’avvocato che aveva seguito il caso. Nella serata Claps avremo il fratello Gildo e il regista Marco Pontecorvo che ha realizzato una serie tv dedicata a questo caso. Sarò sul palco per il caso Claps e per il caso Cogne perché mi sono occupata di infanticidi”.

L’ingresso agli appuntamenti è gratuito, ma bisogna prenotarsi sul sito dell’Arena del Sole.

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