Cultura: SIL Confesercenti e ADEI chiedono incontro con il ministro Sangiuliano su fondo biblioteche, misura che favorisce autori e editori del territorio

Cultura: SIL e ADEI chiedono incontro con Sangiuliano

SIL Confesercenti e ADEI, Associazione degli editori indipendenti, a pochi giorni dall’approvazione dell’elenco beneficiari del decreto biblioteche chiedono un incontro al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al fine di rendere questa misura strutturale e di rivederla, per alcuni aspetti.

“I tempi sono maturi per discutere per il fondo 2024 – dice Andrea Palombi, presidente ADEI. Una misura essenziale per editori e librerie, soprattutto per gli indipendenti. Il decreto infatti favorisce, attraverso l’acquisto di testi da parte delle biblioteche almeno in tre librerie del territorio, la divulgazione di testi di autori locali, pubblicati da editori locali che differentemente, forse, non arriverebbero a quel tipo di circuiti. Le biblioteche, acquistando dalle librerie indipendenti, che si riforniscono anche dagli editori indipendenti, hanno sicuramente un’offerta diversa da quella delle grandi catene e dei grandi editori e che favorisce la diffusione anche di una cultura “del territorio”.

“Riteniamo necessario che si arrivi ad un confronto con il Ministro – dice la Presidente del SIL Cristina Giussani – perché questa misura, importantissima non solo per gli attori della filiera, ma per la diffusione della lettura, necessita di un intervento sulla parte inerente alla possibilità, per le biblioteche di alcuni territori, di andare a bando per il libero sconto. Questo, agevolando chi può effettuare lo sconto maggiore, in qualche modo snatura la misura, nata per aiutare soprattutto le librerie del territorio”.

“In un momento in cui siamo tutti vittime dell’aumento dei prezzi che sta colpendo la filiera del libro, insieme ai consumatori – concludono Giussani e Palombi – torniamo a sottolineare la centralità delle biblioteche che offrono a tutti l’opportunità di poter leggere. E questa misura è sostanziale anche perché, attraverso un circuito virtuoso, sostiene il mondo del libro. Quindi non solo va ottimizzata, ma va resa strutturale”.

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