Garisenda, accolta la proposta di Confesercenti Bologna sull’uso delle corsie preferenziali per i commercianti delle zone limitrofe al cantiere

Garisenda

L’Associazione: “Per tutte queste attività commerciali e di pubblico esercizio, dovranno essere previsti sgravi fiscali ed eventuali ristori”

“Confesercenti Bologna ha preso atto che il Comune di Bologna ha accolto con favore la sua proposta di far transitare sulle corsie preferenziali di via Ugo Bassi e via Rizzoli, nel centro storico di Bologna, tutti gli automezzi dei titolari e dei fornitori delle attività commerciali e di pubblico esercizio che si trovano sotto le Due Torri e d’intorni”. Questa la dichiarazione rilasciata dai dirigenti della nostra Associazione all’uscita dall’incontro ieri mattina a Palazzo D’Accursio con Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che ha illustrato la situazione relativa allo stato della storica Torre Garisenda e le iniziative prese dal Comune in accordo con il Ministero per i Beni Culturali per la messa in sicurezza e il restauro della Torre e i nuovi provvedimenti sulla mobilità degli automezzi pubblici e privati nel centro storico di Bologna.

“Confesercenti Bologna – proseguono i dirigenti di via del Commercio Associato 30 – accolgono con favore la decisione del Comune di utilizzare i 5 milioni di euro messi a disposizione del Governo per i lavori sulla Garisenda. Altresì ha preso atto della scelta dell’Amministrazione comunale di chiudere per due anni e mezzo via San Vitale al traffico veicolare. Non ci si può esimere, però, dal segnalare i danni che un periodo così lungo dei cantieri potrà comportare sulle attività economiche di negozi, bar, ristoranti, pub, alberghi e ogni altro tipi di pubblico esercizio. Sia che si trovino in via San Vitale che nelle vie circostanti il cantiere”.

“Per tutte queste attività commerciali e di pubblico esercizio – insistono in casa Confesercenti Bologna – dovranno essere previsti sgravi fiscali ed eventuali ristori”.

Infine, Confesercenti Bologna invita tutti a non enfatizzare la situazione della Garisenda. “Il clamore mediatico – sottolineano i dirigenti – potrebbe avere un impatto negativo sull’immagine turistica che Bologna, che la Città delle Due Torri si è così faticosamente conquistata negli ultimi anni. Facciamo in modo che l’odierna Bologna turistica continui ad apparire sempre allo stesso modo in Italia e nel mondo”.

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