Confesercenti Grosseto: una lunga lettera per analizzare la situazione del centro storico, tra desertificazione e fondi sfitti

Grosseto

L’Associazione: ” ecco la nostra ricetta per rilanciare il centro storico”

A inviarla al sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e agli assessori, Andrea Biondi e Giovanni Caso, direttore e presidente di Confesercenti Grosseto. «Per contrastare il declino dei centri storici la nostra organizzazione ha avviato un lavoro inedito sul tema della rigenerazione commerciale urbana».

L’idea è quella di fornire alle Amministrazioni comunali linee guida di intervento capaci di favorire politiche di sviluppo del commercio e dei servizi in generale nelle parti storiche delle città ma non solo di quelle in un processo di rigenerazione e rivitalizzazione commerciale urbana favorendo la nascita di nuova imprenditoria e dotandosi di servizi alla persona.

Confesercenti propone un laboratorio di valorizzazione del commercio di vicinato che coinvolga il Ccn attraverso il ruolo attivo dell’Amministrazione comunale e un percorso di marketing che riporti «i cittadini a fare spesa nel commercio di vicinato, consapevoli che le piccole imprese del commercio al dettaglio contribuiscono alla prosperità della comunità».

Secondo Confesercenti la ricetta per potenziare il commercio locale prevede vari step, come stimolare l’aggregazione degli esercenti, creare un calendario unico degli eventi programmati sul territorio, puntare sui prodotti enogastronomici locali perché siano proposti attraverso la ristorazione locale in eventi ad hoc che possano coinvolgere anche i produttori agricoli ed artigiani.

Secondo Confesercenti i negozi sfitti, che spesso finiscono per dare un’immagine di abbandono, potrebbero essere sfruttati per iniziative a vantaggio del centro. Prendendo spunto da altre realtà i locali vuoti potrebbero essere utilizzati per la promozione museale della città, oppure le vetrine potrebbero diventare spazi espositivi temporanei per la promozione della produzione locale. Tra l’altro non sarebbe male mappare tutti i fondi sfitti disponibili per renderne più agevole la fruizione. Si potrebbe poi pensare a contributi per le start-up, sostegno alle botteghe storiche, rinegoziazione degli affitti.

Infine si deve cercare di rendere il centro più attrattivo anche per i turisti: con trekking urbano, visite guidate su tutto l’anno e aperture straordinarie dei musei. Iniziative che potrebbero interessare anche i grossetani, che siano o meno residenti in centro.

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