Exploit del capoluogo con la Capitale italiana della cultura. Buone presenze per la montagna e il Garda
In Italia per le vacanze di Natale cresce il turismo, con 16,2 milioni di presenze (+0,5% rispetto al 2022) tra il 23 dicembre e il 6 gennaio nelle strutture ricettive. Due i protagonisti assoluti sono i turisti stranieri (+2,7%) e le città d’arte (+3,9%).
È quanto emerge dal monitoraggio periodico realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.279 imprenditori delle ricettività.
Saranno le città, i borghi e i centri d’arte gli “attrattori” assoluti delle vacanze natalizie: le stime riportano un aumento del +3,9% per complessive 6,4 milioni di presenze (quasi 40% del totale), con una domanda straniera in crescita del +5,2%. Qui la quota estera raggiunge il 49,2% del totale: sostanzialmente uno straniero su due che sceglie l’Italia per le vacanze di Natale viaggia nelle città d’arte del Belpaese.
Buoni risultati sono attesi anche per la montagna (+0,1%) e le località dei laghi (-0,5%), dove le presenze si attesteranno sui livelli dello scorso anno. Per le località rurali e di collina, marine e del termale si stima un calo rispettivamente del -1,9%, -5,7% e -6,4%.
Tra i mercati stranieri prevarranno ancora quelli tradizionali europei e le segnalazioni di crescita più frequenti sono state raccolte per i turisti svizzeri, spagnoli, statunitensi, francesi, polacchi e britannici. I mercati tendenzialmente stabili o in leggero aumento sono i tedeschi, gli austriaci, scandinavi, olandesi, belgi. Tra i mercati extraeuropei le segnalazioni di aumento più significative sono state registrate per le provenienze dalla Corea del Sud e Brasile.
«In linea con il dato nazionale il 2023 anche nel Bresciano il turismo ha segnato ottime performance – afferma Giuseppe Caccamo, presidente di Assohotel -. I risultati relativi alle presenze nel capoluogo sono stati eccezionali per effetto di Capitale italiana della Cultura, ma riscontri soddisfacenti vanno segnalati in tutta la provincia. Anche i numeri delle vacanze di Natale sono in linea con le aspettative, con la montagna ancora una volta grande protagonista e un crescente interesse da parte dei mercati esteri”.
“Mentre in città continua la stagione dei record, risultati interessanti sono registrati anche sul Garda, dove per le strutture ricettive aperte si ipotizzano risultati molto positivi e in linea con il 2022».
«Sul Lago di Garda gli hotel aperti hanno registrato una lusinghiera percentuale di occupazione, talvolta raggiungendo il tutto esaurito – spiega Andrea Maggioni, referente del Garda per Confesercenti -. Sono alcune decine gli alberghi che sul Garda Bresciano hanno deciso di aprire durante le prossime Festività Natalizie. Sono soprattutto strutture ampie e organizzate, che possono offrire servizi come wellness e piscine coperte».
Le Amministrazioni anche quest’anno si sono impegnate molto, organizzando manifestazioni di ogni tipo, mercatini, fuochi d’artificio, presepi, degustazioni e creando con gli addobbi suggestive atmosfere natalizie di grande richiamo.
Soprattutto nella settimana tra Natale e Capodanno, e poi sino all’Epifania, il Lago di Garda è frequentato in molti casi da visitatori provenienti da regioni limitrofe e, quindi, da un turismo giornaliero o di singoli pernottamenti. A questi si aggiungono gli affezionati ospiti nord europei, che anche quest’anno non mancheranno.
«Se da una parte il turismo lacustre nel periodo primavera/estate è ben consolidato, quello invernale è tutto da creare – osserva Maggioni -. Un recente studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con la Comunità del Garda ha evidenziato come il 77% della clientela estiva si è resa disponibile a tornare sul Garda in inverno».
Insomma «è tutto un nuovo bacino di clientela da costruire – conclude Maggioni -, per esempio prevedendo una promozione programmata e a lungo termine, un calendario eventi costante e continuativo negli anni e, soprattutto, la realizzazione di pacchetti turistici che, mettendo insieme i molti attrattori del nostro territorio e quelli della vicina Brescia e Verona, potrebbero rappresentare un valido incentivo per venire a conoscere il Lago di Garda in veste invernale».