La Referente Pizzirani: “Crea concorrenza sleale e non porta ricchezza al territorio”
I venditori ambulanti della provincia di Bologna contestano l’apertura del mercato degli Ambulanti di Forte dei Marmi che per tutta la giornata di domenica 21 gennaio 2024 si terrà al coperto nel Padiglione 19 della Fiera di Bologna, con ingresso gratuito e, si presume, anche con parcheggio gratuito, sia in strada che negli appositi parcheggi predisposti.
Contro questa scelta di Bologna Fiere scendono in campo sia l’Anva (Associazione nazionale commercio pubbliche) di Confesercenti Bologna, che l’associazione regionale di Confesercenti Emilia Romagna. “Facciamo fatica a capire il senso e l’utilità di questa manifestazione – afferma Marco Pasi, direttore regionale di Confesercenti Emilia Romagna – una scelta che non valorizza il territorio e i suoi prodotti. Tutte le imprese invitate a questo mercato provengono da fuori regione. Creando un momento commerciale fuori dal centro storico si finisce col penalizzare sia gli operatori commerciali ambulanti che quelli in sede fissa di tutta la città di Bologna e anche della provincia. Un evento inopportuno, sia per il periodo in cui viene proposto, che per il luogo. In quanto al luogo riteniamo che la missione di Bologna Fiere sia un’altra e non in linea con le strategie di sviluppo della stessa Fiera di Bologna. Invece, in merito al periodo scelto per questo mercato, diciamo che avviene ad appena due settimane dall’apertura dei saldi. E questo penalizza fortemente i negozi di abbigliamento, calzature e accessori che fanno fatica a vendere la merce e che ora si trovano a combattere una concorrenza spietata favorita in un luogo privato, ma a forte presenza pubblica, e con forti agevolazioni”.
Ironia della sorte nella stessa giornata di domenica 21 gennaio 2024 a Bazzano-Valsamoggia si tiene il Mercato della Versiglia. “Come nel mercato di Forte dei Marmi nella Fiera di Bologna – sottolinea Manuela Pizzirani, referente Anva Confesercenti Bologna – gli operatori invitati a esporre e vendere la propria merce provengono tutti da fuori regione. I comuni dovrebbero porre più attenzione nel concedere le aree per lo svolgimento di questi mercati che non portano alcuna ricchezza alle imprese del territorio. Questi veri e propri outlet su quattro ruote portano una spietata concorrenza ai nostri negozi di vicinato, proponendo un commercio “mordi e fuggi” con poca o nessuna assistenza verso il consumatore. Inoltre, spesso ottengono le autorizzazioni con agevolazioni che non sono permesse ai mercati ordinari. Spesso appoggiandosi alle proloco o alle associazioni del territorio”.
È già da qualche anno che i sedicenti mercati toscani (Forte del Marmi, della Versilia, eccetera) sono contestati dagli stessi sindaci delle città toscane. “In un passato recente – rivela il direttore Pasi – lo stesso Sindaco di Forte dei Marmi ha scritto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per denunciare il danno di immagine creato da questi eventi allo stesso mercato di Forte dei Marmi e alla località turistica”.