Federfranchising, al via la seconda edizione Osservatorio Food Court con l’ingresso di DOXA

La piazza della ristorazione, intesa come spazio unico gestito e commercializzato da un’azienda specializzata. I brand del food attivi in tale contesto. E, novità 2024, il profilo del consumatore. Questi i tre pillar dell’edizione 2024 dell’Osservatorio Food Court, presentato per la prima volta al mercato nel novembre 2023, in occasione del Food Service Forum.

L’indagine, promossa da Food Service, mira a studiare le food court italiane in una logica cross-canale, prendendo quindi in esame dagli shopping center e asset affini ai luoghi del travel retail, sino alle nuove locale urbane.

Dopo aver messo al centro del proprio studio, lo scorso anno, il binomio landlord-tenant, individuando e analizzando oltre 150 location sull’intero territorio nazionale, nella nuova edizione l’Osservatorio Food Court si pone l’obiettivo di analizzare anche il profilo e il comportamento del consumatore. E lo fa grazie all’ingresso di Doxa, che si affianca alle associazioni attive sul progetto: Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), ATRI (Associazione Travel Retail Italia), Assofranchising, Confimprese, Federfranchising-Confesercenti e UBRI (Unione Brand Ristorazione Italiana).

Il nuovo iter

Il percorso che porterà alla realizzazione della seconda edizione dell’Osservatorio permanente sulle Food court italiane si articola in due focus group, intervallati da questionari rivolti a tutti i cluster coinvolti, e da un momento di stesura del documento finale. Ultima tappa prima della presentazione ufficiale che si terrà a novembre a Milano nel contesto del Food Retail Show. Fondamentale, nell’ambito dei focus group, il ruolo delle associazioni, chiamate a condividere il proprio know how per implementare insieme i nuovi kpi legati al progetto, e di Doxa, che opererà insieme al team di lavoro per profilare le domande che verranno poi rivolte ai consumatori. In tale percorso, arricchito dalla presenza di aziende leader di mercato, Food Service fungerà da promotore e collettore.

Le dichiarazioni

Alberto Cogliati, Presidente di Assofranchising: “La prima edizione dell’osservatorio Food Court ha mappato oltre 150 location in Italia e ha saputo scattare una fotografia di quello che è a tutti gli effetti un asset strategico nell’ambito della ristorazione, format in grado di generare sempre più traffico all’interno di questi spazi commerciali. Siamo felici di poter contribuire, attraverso le nostre reti associate, ad un ulteriore approfondimento dello studio e sono certo ci fornirà importanti trend per comprendere al meglio l’evoluzione della Food Court”.

“ATRI, l’Associazione che unisce 61 aziende italiane attive nel Travel Retail, riconferma la propria adesione all’Osservatorio nazionale dedicato al format immobiliare della Food Court – ha detto Stefano Gardini, Presidente ATRI. Non potevamo mancare, perché le food court nei luoghi del travel sono una rilevante fetta del comparto food&beverage e perché già in occasione della prima edizione, l’Osservatorio ci ha fornito strumenti di analisi, lavoro e progettazione degli spazi, in un’ottica di medio e lungo periodo, che guarda ai viaggiatori di oggi e di domani, con una differenziazione del brand mix in grado di coinvolgere tutte le generazioni”.

Paola Caniglia, Partner, Head of BU Retail BVA Doxa: “Siamo felici di partecipare alla seconda edizione dell’Osservatorio Food Court portando al tavolo delle discussioni il punto di vista della domanda, cioè dei consumatori. Attori questi ultimi che con i loro comportamenti concorrono più di chiunque altro al successo delle Food Court presenti nei Centri Commerciali, nelle Stazioni e negli Aeroporti”.

“Anche quest’anno il CNCC ha deciso di rinnovare il patrocinio all’interessante iniziativa promossa da Food Service, in quanto rappresenta per la nostra Industria un utile spunto di riflessione sul mondo delle food court – ha commentato Roberto Zoia, Presidente CNCC –. Ci attendiamo, infatti, ulteriori evoluzioni nei format e nelle proposte introdotti con i recenti numerosi rinnovamenti cui abbiamo assistito nei centri commerciali, per continuare ad essere attrattivi sia per i clienti sia in ottica di sviluppo del business”.

Mario Resca, Presidente Confimprese: “Il secondo appuntamento con l’Osservatorio permanente Food Court, realizzato da Food Service, ci permette di analizzare l’andamento del canale alla luce anche dei recenti avvenimenti geo-politici internazionali che hanno inciso sul potere d’acquisto dei consumatori. Ritengo un valore aggiunto la partnership con Doxa, la quale ci aiuterà ad approfondire le mutate abitudini d’acquisto degli italiani, il loro orientamento nei confronti del canale food court e le dinamiche in punto vendita”.

“Federfranchising è lieta di aderire alla seconda edizione dell’Osservatorio Food Court, ideato e promosso dal magazine Food Service – ha dichiarato Alessandro Ravecca, Presidente Federfranchising-Confesercenti –. Visti i risultati della prima edizione riteniamo l’Osservatorio uno strumento utile di lavoro per i landlord e i retailer, ed in questa edizione i dati che emergeranno dallo studio saranno ancora più interessanti e completi grazie all’indagine rivolta ai consumatori che in parallelo seguirà Doxa. Siamo pertanto molto soddisfatti della collaborazione con Food Service che ci consentirà di conoscere la realtà economica delle attività di ristorazione all’interno di centri commerciali, aeroporti, stazioni e altre realtà del retail real estate”.

Vincenzo Ferrieri, Presidente UBRI: “Proseguiamo la nostra collaborazione con l’Osservatorio Food Court perché riteniamo sia uno strumento estremamente efficace per costruire assieme le soluzioni alle maggiori criticità, quali il crollo presenze durante l’orario serale, la durata dei contratti e il costo delivery. Nello specifico, come food retailers, desideriamo stimolare nei proprietari la creazione di nuove occasioni di entertainment serale, come concerti o party, e chiediamo di allungare i contratti di affitto e di ridurre le locazioni sul fatturato delivery, rendendo omogeneamente sostenibili le nostre attività, valore aggiunto insostituibile delle Food Court”.

Condividi