Il Presidente Domenichini: “Le imprese intervistate si aspettano per i prossimi giorni un incremento delle vendite per recuperare quella liquidità necessaria alla gestione della propria impresa”
I primi giorni di saldi estivi in Emilia Romagna hanno visto un buon avvio anche se i comportamenti dei consumatori emiliano-romagnoli confermano che la crisi dei consumi non è affatto superata.
Lo si evince dall’indagine realizzata da Confesercenti Emilia Romagna sulle imprese del settore calzature/abbigliamento della regione. Dalle risposte fornite dalle imprese intervistate, emerge come il 48% dei negozi ha avuto un andamento delle vendite uguale a quello registrato nei primi giorni di saldi del luglio 2023, mentre un 23,5% ha registrato un aumento e il 26,8% una diminuzione. Oltre il 74% delle imprese che ha visto un incremento delle vendite, registra un aumento di oltre il 10%.
Per il 60% degli intervistati lo sconto medio maggiormente praticato è stato del 30%, mentre un 15% ha iniziato le vendite con sconti superiori. Il valore medio dello scontrino è stato di circa 100,20 euro, valore diminuito per il 24,9% delle imprese e aumentato per il 20,1% rispetto a quello dello scorso anno.
Situazione omogenea per tutte le imprese del settore su tutto il territorio regionale su cui i saldi estivi incidono per quasi il 20% del volume d’affari complessivo. I negozi, dunque, sono ancora ben forniti di prodotti e le imprese intervistate si aspettano per i prossimi giorni un incremento delle vendite per recuperare quella liquidità necessaria alla gestione della propria impresa.
Sicuramente il week-end estivo che ha portato tante persone verso il mare, anche per la coincidenza della “Notte Rosa” e le vendite online che hanno visto nelle scorse settimane sconti e offerte promozionali, hanno inciso sull’andamento delle vendite del primo fine settimana di saldi: “al di là delle diverse opinioni circa la scelta del giusto periodo per il loro avvio – afferma Dario Domenichini, Presidente di Confesercenti Emilia Romagna – dibattito che da sempre divide la categoria, quello dei saldi, sia invernali che estivi, rimane pur sempre un momento fondamentale per le imprese della nostra regione, ma alla luce delle tante trasformazioni in atto, appare sempre più necessaria una revisione delle norme che regolano saldi e vendite promozionali; sia per rendere più equa la concorrenza fra negozi fisici e piattaforme online che per avere una serie di regole e norme più in linea con le dinamiche del mercato. Il settore continua comunque a sentire in modo pesante la crisi dei consumi e l’aumento dei costi di gestione ma ci auguriamo che nelle prossime settimane molti consumatori possano usufruire delle tante opportunità messe a disposizione dei tanti negozi di vicinato della nostra regione.”