Castelfranco Emilia: allarme sicurezza, Confesercenti dice sì agli street tutor

Castelfranco Emilia: allarme sicurezza, Confesercenti sì street tutor

“Serve una prevenzione integrata e una strategia condivisa con l’amministrazione”

Negli ultimi mesi Castelfranco Emilia e il suo centro cittadino sono stati teatro di una lunga lista di episodi di degrado e microcriminalità, tra cui il più preoccupante è sicuramento quello legato alla violenza e spaccio fra gruppi di giovanissimi, spesso stranieri, che ha portato anche a violenti scontri e minacciare la sicurezza cittadini e commercianti.

A questo proposito abitanti, negozianti e diverse associazioni chiedono un maggiore presidio del territorio. Confesercenti Terre del Sorbara sottolinea come la strada da percorrere per fare fronte a questa delicata situazione non debba essere esclusivamente quella della repressione, ma sia necessaria una “prevenzione integrata”. Mauro Bastoni, Presidente d’Area Terre del Sorbara, condivide e sostiene le proposte del Sindaco di introdurre in città i cosiddetti “street tutor”, figure previste dalla Legge regionale 24 del 2003, come “importante strumento di partenariato tra istituzioni e società civile, finalizzato alla migliore gestione della convivenza sullo spazio pubblico, specie nei contesti del divertimento” e di trasformare l’attuale Tenenza dei Carabinieri in Compagnia.

I tutor non possono e non devono ovviamente sostituirsi alle forze dell’ordine, ma rappresentano un’ulteriore risorsa per fornire in tempo reale riscontro di quanto accade, oltre ovviamente a costituire un deterrente. Il personale, autorizzato e qualificato dopo apposito addestramento, in una logica di sicurezza integrata, è un elemento di conoscenza e informazione capace di fotografare la situazione in loco, fornendo quindi – se servono – segnalazioni circostanziate e attendibili. “La funzione degli street tutor – sottolinea Mauro Bastoni – è quella di intermediario tra i negozianti, che hanno tutto il diritto di lavorare, e i residenti che altrettanto hanno diritto di vivere in tranquillità. Non sono volontari, ma persone formate e iscritte in elenchi prefettizi, e non hanno nulla a che vedere con ronde o controllo di vicinato: non sostituiscono in alcun modo le forze dell’ordine, ma sono un elemento di conoscenza e informazione più qualificato capace di fotografare la reale situazione in loco”.

“Il Sindaco Gargano – aggiunge Bastoni – si è dimostrato attento e disponibile nel cercare soluzioni, non solo nell’immediato, come appunto la messa in campo degli street tutor ma anche nel medio termine con la proposta di tramutare la Tenenza dei Carabinieri in “Compagnia dei Carabinieri”, che porterebbe il numero degli organici da 20 a 90 unità. Condividiamo e sosteniamo questa proposta dell’amministrazione comunale in quanto la trasformazione della Tenenza in Compagnia permetterebbe un maggior controllo del comune di Castelfranco e di tutta l’Unione delle Terre del Sorbara. Aderiamo inoltre, a tutte le iniziative in programma a corollario di questa proposta e auspichiamo che l’istituzione della Compagnia dei carabinieri a Castelfranco porti anche ad una valutazione sull’impatto che questa scelta avrà sull’intera provincia” conclude Bastoni.

La prevenzione integrata, filo conduttore della strategia

Il “filo rosso” che deve accomunare i progetti rivolti alla sicurezza del territorio è la prevenzione integrata. Un termine per dire che non esiste un intervento a favore della sicurezza urbana che possa realizzarsi senza mettere insieme, in modo adeguato e coordinato, interventi di tipo diverso: il recupero urbano, l’intervento di riqualificazione e fisico sui luoghi, la prevenzione sociale e comunitaria, il coinvolgimento attivo delle comunità, la mediazione dei conflitti, la promozione culturale e l’intervento sulle relazioni sociali. A questi interventi si aggiunge la necessaria azione di controllo e vigilanza rispetto alla criminalità da parte delle Polizie nazionali e locali.

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