Il decreto ‘salva casa’ è legge. L’aula del Senato ha dato il via libera definitivo confermando la fiducia al governo, che ha posto la questione. A favore 106, 68 i contrari e un astenuto.
Il provvedimento, nato su iniziativa del ministro per le Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, introduce norme urgenti per la semplificazione edilizia e urbanistica. E’ stato approvato a Montecitorio venerdì scorso anche allora ricorrendo alla fiducia.
Tra le principali novità del ‘salva casa’ spiccano:
- le deroghe introdotte per i micro-appartamenti (per ottenere il certificato di agibilità, basta una superficie minima di 20 metri quadrati, per una persona, rispetto agli attuali 28 mq e di 28 metri quadri rispetto ai 38 di oggi per due persone; oltre alle altezze minime interne ridotte da 2,70 a 2,40 metri);
- la sburocratizzazione per il cambio destinazione d’uso degli immobili (la pratica non fa più distinzione tra quelli con opere
e quelli senza: nel primo caso, sarà necessario il titolo per l’esecuzione, nel secondo la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività); - le nuove ‘tolleranze’ ammesse per gli interventi realizzati entro il 24 maggio scorso (per immobili fino a 60 metri quadrati, sono tollerati scostamenti fino al 6%);
- la proroga del tempo a disposizione per sanare gli abusi (da 90 a 240 giorni, dopo che il dirigente comunale ha richiesto la rimozione di interventi abusivi);
- il recupero dei sottotetti(nei limiti e secondo le procedure previste da ogni regione, si può derogare ai limiti di distanza tra case).