Confesercenti Verona: il Comune amplia il patrimonio gastronomico DE.CO. con due nuovi prodotti tipici

DE.CO.

Il Direttore Torluccio: “La valorizzazione dei prodotti tipici è fondamentale per il mantenimento delle nostre tradizioni e per promuovere la città come meta turistica d’eccellenza”

Confesercenti Verona annuncia con orgoglio l’ampliamento del prestigioso elenco dei prodotti a Denominazione Comunale (DE.CO.), con l’introduzione di due nuove eccellenze che rappresentano il cuore della tradizione e dell’identità gastronomica veronese. Prodotti che hanno visto il loro riconoscimento attraverso il lavoro di squadra coordinato da Confesercenti e Comune di Verona. Ai cinque prodotti già riconosciuti: Pearà, Gnocchi, Renga, Pastisada de Caval, Nadalin, oggi si aggiungono nuove specialità, rafforzando il legame tra cultura, territorio e la promozione turistica della città.

Con deliberazione del Consiglio comunale nel dicembre 2011 il Comune di Verona aveva approvato il “Regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali- Istituzione della De.Co. (Denominazione Comunale)” con il quale sono stati istituiti la De.Co. (acronimo di “Denominazione Comunale”) e il registro dei prodotti tipici del territorio, denominato “Registro De.Co.”.  La denominazione DE.CO. è un marchio che identifica e tutela i prodotti tipici locali, riconosciuti per la loro storia, tradizione e profondo legame con il territorio di origine. Questo strumento rappresenta un modo concreto per valorizzare le tipicità culinarie di Verona, garantendo al contempo qualità e autenticità ai consumatori.

Con l’introduzione di queste due nuove eccellenze, rif. delibera della Giunta Comunale del 23 luglio 2024, Verona conferma il suo impegno nel sostenere la ristorazione locale e nel promuovere il turismo enogastronomico, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di scoprire e gustare sapori unici e autentici. La varietà e la qualità dei prodotti DE.CO. arricchiscono l’offerta culinaria veronese, contribuendo a far conoscere le tradizioni locali a un pubblico sempre più vasto.

Le nuove eccellenze DE.CO.:

 

  • Risotto all’Amarone della Valpolicella: per la prima volta un prodotto identitario del nostro territorio vede uniti quali promotori della registrazione del piatto Risotto all’Amarone della Valpolicella, la Confesercenti di Verona (l’associazione di rappresentanza dei ristoratori), il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese e alcuni ristoranti già riconosciuti quali Ristoranti Tipici del Comune di Verona, Caffé Monte Baldo, Ristorante al Calmiere e Trattoria Pane e Vino. Il risotto all’Amarone è una ricetta tradizionale veronese dal gusto avvolgente e corposo preparato con ingredienti di ottima qualità provenienti dalla zona di Verona. Il riso utilizzato è il Vialone Nano IGP coltivato nella Pianura veronese sfumato con l’Amarone della Valpolicella DOCG, il più conosciuto vino veronese rosso prodotto nella Valpolicella. Per ultimo, a sintesi di sapori e territori si manteca il risotto con del formaggio di latte vaccino fatto nella montagna veronese. La ricetta è gluten free e vegetariana, in grado di cogliere al meglio i gusti e le preferenze dei tanti visitatori, italiani e stranieri, in arrivo nella città di Verona, insomma un piatto 100% inclusivo.
  • Broccolo di Novaglie: il prodotto oggetto della richiesta di riconoscimento da parte della Confesercenti di Verona (l’associazione di rappresentanza dei ristoratori) vede la controfirma degli organizzatori della manifestazione “Sagra del Brocolo” a Novaglie, iniziata nel 1933 e diventata un simbolo storico di questo ortaggio, evidenziando il suo valore come patrimonio culturale e gastronomico per la comunità di Verona, è un evento di notevole rilevanza storica e locale, che si svolge annualmente il fine settimana che precede la Pasqua. Organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Maddalena di Novaglie, dal Comitato del Broccolo di Novaglie e dal Circolo Noi Cesare Raveani. Il “Broccolo di Novaglie” è una pianta erbacea annuale simile al cavolfiore e presenta un’infiorescenza centrale, o fiore, globosa e ben sviluppata di colore bianco o bianco-gialliccio a seconda dell’epoca di raccolta, precoce o tardiva. L’infiorescenza finale è mediamente compresa tra i 10-15 cm di diametro, con una struttura “a fioretti” strettamente vicini gli uni agli altri, pressoché uniforme. Nella maggior parte degli esemplari foglie e fiore insieme raggiungono un peso superiore al kg. Il Broccolo di Novaglie rientra già nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione del Veneto così come previsto dal D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173.

Il Direttore di Confesercenti Verona, Alessandro Torluccio, ha dichiarato: “La valorizzazione dei prodotti tipici è fondamentale per il mantenimento delle nostre tradizioni e per promuovere Verona come meta turistica d’eccellenza. Le denominazioni comunali DE.CO. rappresentano un ponte tra passato e presente, e ogni prodotto racconta una parte della nostra storia, per questo Confesercenti è da sempre attenta a questo tema.”

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di promozione turistica che mira a far conoscere Verona non solo per le sue bellezze storiche e culturali, ma anche per la sua ricca tradizione enogastronomica. La DE.CO. diventa così un veicolo di promozione del territorio, capace di attrarre visitatori e di sostenere le attività della ristorazione locale.

Alla conferenza stampa in municipio hanno partecipato l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Verona Italo Sandrini, il consigliere della Circoscrizione 8^ @Marco Guglielmi, il direttore di Confesercenti Alessandro Torluccio, Alberto Squaranto del Comitato Sagra del Broccolo di Novaglie, Christian Marchesini del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Filippo Sissi del Consorzio IGP Vialone Nano, il referente Fiepet Confesercenti Verona Simone Vesentini in rappresentanza dei ristoratori veronesi. Per un assaggio del risotto de.co. e per un brindisi ha portato un saluto il Sindaco di Verona Damiano Tommasi.

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