Confesercenti Trentino: chiude la BITM con gli interventi di Vittorio Messina, Presidente Nazionale di Assoturismo e del filosofo Telmo Pievani

Nella sessione plenaria di confronto le categorie economiche hanno delineato le opportunità che il Trentino è chiamato a cogliere

Ultima giornata per la XXV edizione della BITM – Le giornate del Turismo Montano, organizzata da Confesercenti del Trentino, al Muse di Trento. Da martedì a oggi gli “Stati Generali del Turismo di Montagna” hanno delineato i prossimi step per cogliere le opportunità nei cambiamenti in atto. Tema di quest’anno, infatti: “La montagna come opportunità. Il turismo delle Terre Alte nell’epoca di grandi cambiamenti globali”, declinato in approfondimenti e laboratori tematici che vanno a coinvolgere operatori del settore, le scuole, rappresentanze sociali, lavorative, economiche e di sviluppo del territorio, associazioni di categoria, esperti e studiosi.

Oggi si è tenuta la sessione plenaria di confronto tra le categorie economiche, c’è stata la sintesi delle giornate del direttore scientifico di Bitm, Alessandro Franceschini in dialogo con il ceo di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, si è tenuta la “lezione al cambiamento” con, in collegamento, Telmo Pievani.

Il filosofo della biologia e saggista, ha messo chiaramente le carte in tavola, dati alla mano: “Il cambiamento climatico globale sta accelerando. Abbiamo delle novità su questi cambiamenti globali: non sono positivi, ma dobbiamo conoscerli e giocare in anticipo. Come diceva un mio maestro ‘non è mai troppo tardi, ma è tardi’. Bene quindi che la BITM ci indichi come gestire e trasformare in opportunità quello che sta accadendo”. Per Pievani non tutto è perduto. “Ma dobbiamo avere la consapevolezza che i dati climatici sono peggiori delle proiezioni: raggiungeremo già il grado e mezzo di aumento delle temperature entro l’anno prossimo. Ormai è fatta e ci sono possibilità zero di restare sotto i 2 gradi. Dobbiamo saperlo e riorganizzarci. Il Mediterraneo si sta scaldando molto più del previsto, Valencia e la Romagna sono espressioni di questo, con una bomba di energia che scarica violentemente. L’Italia è nell’occhio del ciclone, nel bene e nel male, al centro di queste dinamiche. Come possiamo affrontare il cambiamento? Nelle ultime 3 generazioni abbiamo cambiato il mondo intorno a noi in modo molto profondo, nel bene e nel male. Non siamo costretti a subire passivamente, possiamo modificare il mondo, anche positivamente. Partendo dalla consapevolezza e dalla presa di coscienza, abbiamo anche gli strumenti per farlo”.

Pievani si è poi soffermato sullo spettacolo Nomadic, in scena all’Auditorium Santa Chiara grazie a una collaborazione tra BITM e Centro Servizi Culturali Santa Chiara. “In Nomadic raccontiamo dei grandi spostamenti causati dal cambiamento ambientale. Non solo grandi e profonde migrazioni dai diversi continenti. Gli spostamenti e le migrazioni avvengono anche all’interno di un paese. Pensate solo alle alluvioni romagnole, si parla di persone che dovranno spostarsi da quelle aree”.

Tra i collegamenti speciali anche quello con Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Nazionale, dal G7 del Turismo in corso a Firenze. “Per la prima volta si tiene il G7 del Turismo, e dove se non in Italia, patria del turismo? Ma è alla BITM a Trento che abbiamo iniziato a ragionare di turismo sostenibile. Il turismo in Italia sta facendo grandi numeri: chiuderemo i primi 10 mesi di questo 2024 con 121 milioni di presenze e con 423 milioni di pernotti. Ma sappiamo bene che ci attendono delle sfide che dobbiamo superare: la formazione deve coinvolgere le competenze digitali, deve essere sostenibile e inclusiva. Il turismo oggi fa i conti con l’IA, ma deve continuare a essere custode del territorio e delle sue tradizioni. C’è poi la questione dell’empatia, il turismo non può essere freddo”.

Ad intervenire Claudio Soini, presidente del Consiglio provinciale: “Guardando al titolo della BITM pensavo a com’era la montagna anni fa in Trentino: territori difficili, ma che hanno sempre garantito la vita alla comunità. Oggi è diverso, anche grazie a tutte le categorie che in sinergia agevolano il lavoro, anche per dare ai nostri ragazzi un futuro certo”. Soini si è poi rivolto ai tanti giovani e ai tanti studenti in sala. “In consiglio provinciale legiferiamo sul futuro della comunità trentina. A volte il dibattito è acceso, ma il confronto è fondamentale e importante, perché serve per farci ragionare. Le sensibilità politiche sono diverse, ma tutte sono tese a far crescere la nostra comunità. Ragionate, discutete, non fermatevi mai all’apparenza delle cose. Questo è l’invito che mi sento di farvi”.

Parlando di cambiamenti, Giulia Robol, sindaca del Comune di Rovereto e Franco Ianeselli, sindaco di Trento, si sono soffermati su come stanno cambiando anche le città. “I nostri centri storici sono delle opere d’arte – ha detto la sindaca Robol – qui oggi c’è la necessità di interpretare il commercio, perché le relazioni non sono più quelle nelle piazze com’era un tempo. Una volta lungo Corso Rosmini le persone andavano passeggiando per incontrarsi, ora questo non esiste più. Per l’esercizio commerciale di prossimità, che tiene viva la città, dobbiamo costruire una nuova visione”. Ianeselli si è soffermato sull’identità che deve avere una città: “Da quando sono sindaco sono state aperte nove pizzerie napoletane. Pensate a cosa è via Belenzani. È importante avere un’identità, un ordine. Contemporaneamente c’è una crisi forte nel commercio: mi si dirà i parcheggi, le ciclabili, l’online… Le occhialerie continuano a esserci, perché la gente va a provare gli occhiali. Sono cambiati gli stili di vita. Adesso mangi e bevi più spesso fuori, ma compri online. È cambiato il centro storico, con i residenti che si sono spostati in collina, mentre il centro è abitato da studenti; al venir meno della popolazione adulta il commercio in centro soffre”.

Di inclusività si è parlato con Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco e Rocco Cerone, presidente Cooperativa Oltre Gli Ostacoli. “Il tema dell’inclusività nel tema della frequentazione della montagna si lega alla convenzione per il patrimonio mondiale – ha detto Nemela -. Siamo qui perché il sito Unesco è parte integrante del territorio di montagna: la convenzione, oltre a impegnarci a un rispetto e a una sostenibilità della frequentazione ci impone un obbligo di attenzione a una cornice valoriale. Essere un sito Unesco vuol dire essere un faro, un elemento in cui tutto il mondo si identifica. Unesco non è un marchio turistico, ma è uno stimolo, affinché questi luoghi identificativi per la comunità intera siano anche luoghi di crescita culturale. La convenzione non vuole che il turismo venga limitato, vuole che questi luoghi vengano conosciuti, ma in equilibrio con la comunità locale. E qui si inserisce anche il tema dell’inclusività: questo ci impone un impegno per far capire che la montagna non è un luogo per pochi”. Rocco Cerone ha evidenziato come il Trentino è laboratorio di inclusività. “E’ un dovere sociale essere vicini a persone che hanno peculiarità e caratteristiche diverse: lo dice anche Papa Francesco, chi sono io per giudicare. Anche dalle persone disabili dobbiamo imparare”.

Tra i momenti clou della giornata conclusiva di BITM, il dialogo tra Alessandro Franceschini, direttore scientifico della BITM e Maurizio Rossini, ceo di Trentino Marketing.

“Il turismo oggi va molto bene, è un comparto in salute, il Trentino si distingue per qualità e varietà delle offerte. Ma come detto dall’assessore Failoni in apertura, è quando le cose vanno bene che dobbiamo parlarne – ha spiegato Franceschini -. In questa BITM il tema della montagna come opportunità è stato affrontato da prospettive diverse. In particolare ha molto colpito la visione dei ragazzi, degli studenti, che hanno portato sul palco della BITM, progetti di sviluppo turistici reali con app, piattaforme web, dati analitici. Gli studenti ci hanno fatto capire due cose: non perdere di vista la capacità visionaria, essere utopici, pur partendo da una disincantata analisi delle comunità, senza cadere quindi in cliché. E, in secondo luogo, che dobbiamo avere un concetto di una progettualità più immediata. La tecnologia per gli studenti è fondamentale e non va considerata, né la considerano, fine a sé stessa ma come gate per arrivare a una dimensione autentica”.

Maurizio Rossini, amministratore unico di Trentino Marketing, ha sottolineato come la resistenza al cambiamento sia ancora molto alta. “Si ha la sensazione che il modello che paga non debba essere cambiato. L’imprenditore, con le sue visioni del futuro, può mettere in gioco tutto. Molte volte c’è una grande attenzione per le ricadute immediate e si riflette poco su quanto questa può modificare le cose nel tempo. Capisco che è un elemento difficile, spesso per come va la società si sentono frasi del tipo ‘raccolgo i bisogni e cerco di dare una risposta’. Va bene, anche questo fa parte della gestione della comunità. Ma c’è il rischio che l’ascolto del bisogno di oggi non tenga conto degli impatti sul futuro. Quando parliamo di gestione dei flussi in larga parte sono le scelte fatte negli ultimi 30- 40 anni che condizionano tutto questo”

E a proposito di legami tra turisti e abitanti locali: “Non esiste un turismo, non esiste una prospettiva univoca: già anni fa avevamo dato per morto un tipo di turismo, quello delle crociere, ma è ancora vivo, eccome. Se per turismo intendiamo persone che si spostano ed economie che crescono, ci sono tanti turismi che funzionano. Il turismo impatta fortemente sulla vita delle persone che abitualmente risiedono su quel territorio. È necessario capire se un territorio ha la forza di capire quali sono gli elementi importanti di vivere su quel territorio e capire quindi qual è il turismo compatibile con le proprie scelte di vita. Se si ha questa opportunità si può avere una comunità che vive con gioia il territorio. Contrariamente, e lo stiamo vivendo in molte parti del mondo, c’è il rischio di cambiamenti che impattano fortemente sulla comunità”.

Alle categorie economiche il compito di cogliere le opportunità date dai cambiamenti, di lasciare andare qualcosa ma, allo stesso tempo, di dover raccogliere o inseguire altro.
Andrea Basso, presidente Associazione Nazionale Costruttori Edili: “La cosa da buttare è il ‘noi abbiamo sempre fatto così, continuiamo su questa strada’, senza quindi introdurre un reale cambiamento, con benefici economici per il Trentino. Abbiamo un territorio speciale, non ce ne rendiamo conto noi che ci abitiamo. Chi abita all’estero capisce che il nostro territorio è straordinario, con una diversità, con creazioni fatte in modo eccelso”.

Giovanni Battaiola, presidente Associazione Albergatori e Imprese Turistiche del Trentino: “C’è stato uno spostamento della popolazione dal mondo rurale all’opportunità di gestire i turisti. Il Trentino è uscito da un mondo faticoso ed è andato verso un mondo che dà un migliore stile di vita. Ci siamo talmente tanto abituati… in quel momento il turismo aveva quel rispetto che dovremmo avere adesso. C’è stata un’evoluzione che ha portato un distaccamento del turismo dalla popolazione. Questo ha generato tutti i fenomeni che adesso subiamo. Serve un riequilibrio”.

Alessandro Vaccari, coordinatore Associazione Agriturismo Trentino: “La prima domanda che mi sono posto è: per chi è l’opportunità? È tale anche per i residenti? Questo ci riporta a quello che dobbiamo tenere, ovvero il senso del limite. Il turismo in Trentino funziona perché è esperienziale. Like a local, è un elemento da preservare. Si parla di luoghi belli che nei prossimi anni saranno sempre più visitati. Vero, ma il luogo bello se sovraffollato sarà meno bello, è nostro dovere rendere fruibili quei luoghi a tante persone, ma con un modello di sviluppo sostenibile”.

Paolo Calovi, presidente Confederazione Italiana Agricoltori del Trentino: “Non c’è opportunità senza l’aiuto dei manutentori del territorio, che sono gli allevatori e gli agricoltori e tutti coloro che si occupano della filiera del legno. Senza gli agricoltori e gli allevatori il paesaggio non sarebbe quello che vediamo adesso. Ma i comparti della zootecnia e dell’agricoltura stanno soffrendo, serve visione perché il loro lavoro è indispensabile anche per garantire i bei paesaggi che i nostri turisti ammirano”.

Andrea De Zordo, presidente Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento: “Sono tra i pochi tra i presenti che non acquista su Amazon. Ma poi ci lamentiamo che non c’è più la bottega di paese. Senza renderci conto che quella bottega è di mio padre, di mio zio. Ed è lì che ci dobbiamo imparare a valorizzare il territorio. Dobbiamo andare oltre il personalismo della convinzione che il turismo è una risorsa solo per chi ha un albergo: è una ricchezza per tutti, il turismo porta Pil”.

Lorenzo Delladio, presidente Confindustria Trento: “Dobbiamo fare una premessa: il nostro territorio è l’elemento principale. Un territorio delicato su cui lavoriamo tutti, dobbiamo lavorare tutti insieme, fare squadra, dal turismo all’artigianato all’industria, collaborando per rendere il territorio più attrattivo e anche di portare ricchezza al territorio. Porto una consapevolezza che stiamo lavorando nel segno giusto. Soprattutto in Confindustria con la nuova presidenza ci sono 6 deleghe: energie e rinnovabili, edilizia industriale ed emissioni, società e sviluppo locale, infrastrutture e grandi opere, trasporti e viabilità logistica, valorizzazione delle aree montane. Il Trentino non è solo turismo. Tutti insieme riusciremo a fare massa comune”.

Luca Oliver, presidente Acli del Trentino: “Oggi ancora una volta sento il tema della comunità come un tema trasversale. Soprattutto chi ha responsabilità a livello imprenditoriale o di rappresentanza si è ormai reso conto di come le connessioni sono essenziali. C’è una consapevolezza rispetto al concetto del limite; abbiamo capito tutti che il Trentino ha delle caratteristiche tali per cui uno sviluppo senza rispetto del limite è insensato. Ma non c’è una normativa che sta ponendo dei limiti seri all’infrastrutturazione, al consumo di suolo”.
Germano Preghenella, vicepresidente Federazione Trentina della Cooperazione: “Il turismo non è solo il nostro bel paesaggio, non solo castelli e Muse, è soprattutto persone e comunità in cui si viene accolti. Senza quello non si può fare la differenza: possono copiare il Muse, ma non possono togliere il nostro saper vivere in montagna, il sapere fare comunità. Bisogna avere il coraggio di stare insieme, che non è così scontato”

A chiudere Mauro Paissan, presidente Confesercenti del Trentino: “BITM si conferma un laboratorio di idee per la nostra comunità tutta, con le sue sfaccettature. Abbiamo ascoltato tutte le realtà territoriali, che hanno portato progetti, temi e visioni. Abbiamo parlato di comunità, dialogo, sinergie, orizzonti, futuro. Non si è parlato solo del turismo, perché quando si parla di turismo, si parla ormai trasversalmente di territorio, economia, comunità nella sua interezza e complessità. Fra categorie in questo momento storico si fa fatica a parlare di coesione, ma credo che l’intelligenza delle parti sia quella di trovare la via di riconciliazione, e di tornare a guardare insieme al futuro e agli interessi della nostra economia. L’organizzazione della BITM conferma questa nostra volontà e disponibilità. Ringrazio tutto lo staff di Confesercenti del Trentino per questa edizione, i nostri partner e i nostri sponsor. Ringrazio chi ha lavorato dietro le quinte, chi sul palco – Alessandro Franceschini e Linda Pisani. Ringrazio in modo particolare Massimiliano Peterlana, presidente di BITM, che con professionalità, impegno e passione ha organizzato questa XXV edizione”.

Cosi Massimiliano Peterlana, presidente BITM: “Ringrazio chi ha lavorato e partecipato a questa edizione. In particolare la Provincia autonoma di Trento, la Camera di Commercio, i Comuni di Trento e Rovereto, Accademia d’Impresa, il Mets – Museo Etnografico trentino San Michele, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. È stato bello confrontarsi con esperti e studiosi, con le diverse realtà territoriali, le rappresentanze sociali, lavorative, economiche e di sviluppo del territorio, le associazioni di categoria. Abbiamo avuto occasione di ascoltare ospiti nazionali importanti. Il Laboratorio delle idee di BITM continua”.

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