Il comitato Mestre Off Limits minaccia il ricorso al Tar, l’ associazione Immagina Mestre e la Cgia chiedono di aspettare la nuova Giunta, Confesercenti invita il commissario ad aprire subito un confronto. È storicamente difficile far convergere verso un pensiero comune tante “teste pensanti”, soprattutto se sono teste non sempre in armonia fra loro. E invece il Piano della mobilità, destinato a rivoluzionare la viabilità mestrina, è riuscito nell’ arduo compito. Categorie, comitati e associazioni sono tutti d’ accordo su un punto: il piano non può essere approvato senza proseguire quel confronto appena abbozzato dalla precedente Giunta, poco prima di cadere. E se Maurizio Franceschi di Confesercenti ammette la possibilità che al piano, dopo la discussione con la città, venga pure dato il via libera da Vittorio Zappalorto, tutti gli altri intimano di attendere la prossima amministrazione. «Il nostro gruppo», spiega Fabrizio Coniglio, presidente del Comitato Mestre Off Limits, «aveva segnalato all’ assessorato, in tempo per le osservazioni, moltissime contrarietà nei confronti del nuovo Piano della mobilità. In particolare abbiamo contestato la nuova viabilità dei Quattro cantoni. Ciò che stupisce, oltre alla mancata risposta, è il perseguimento dell’ attuazione del piano pur in assenza della nuova amministrazione, come se aleggiassero ancora indicazioni politiche degli ex». Per quanto concerne i Quattro cantoni, il Comitato ritiene che la soluzione prospettata «non sia affatto risolutiva del problema, semmai sposta l’ intasamento dentro il centro, riportando, di fatto, una circolazione simile ai tempi passati, tanto contestata e fino a oggi parzialmente risolta. Inoltre spostare il traffico dall’ incrocio dei Quattro cantoni in via Padre Giuliani e in via Einaudi, ripristinando i doppi sensi di circolazione, significherebbe creare un’ assurda contingenza tra le vie ad alta percorribilità e le ztl». Pure Giuseppe Scaboro, presidente di “Immagina Mestre”, ricorda le osservazioni presentate dalla sua associazione, anch’ esse rimaste per ora senza risposta: «Abbiamo chiesto l’ eliminazione della ztl di via Einaudi e una modifica dell’ ingresso di parco Ponci. Ora per approvare il Put serve una decisione politica e un confronto con la cittadinanza e le categorie. Bisogna sospendere tutto in attesa della nuova giunta». Anche Paolo Zabeo della Cgia di Mestre, che ha sede proprio vicino ai Quattro cantoni, conferma la necessità della concertazione: «Ci hanno assicurato che ci avrebbero convocato per presentare le nostre osservazioni e visto che si tratta di tutto il futuro viario di Mestre, abbiamo bisogno di incontrarci con un’ amministrazione politica». Maurizio Franceschi, direttore della Confesercenti provinciale, non chiede di delegare la decisione al prossimo governo cittadino, però avverte: «Non c’ è stato un grande confronto sul tema, ci è stato solo illustrato il progetto. La questione del traffico è fondamentale per il futuro della città e del suo commercio. Prima di approvare il piano è necessario proseguire il dibattito».
Tratto da “La nuovo di Venezia e Mestre”