Il Comune di Siena ha intenzione di sostenere la realizzazione di un grande outlet alle porta della città? Che sia così, o che non lo sia come ci auguriamo, si faccia chiarezza quanto prima, nell’interesse di tutti”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente comunale di Confesercenti Siena commenta il crescendo di voci che nelle ultime ore si sono susseguite in merito ad una presunta dichiarazione rilasciata pubblicamente in merito da parte del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, nella quale si accrediterebbe la prossima realizzazione di un vasto insediamento commerciale nella zona di Taverne d’Arbia.
“E’ una prospettiva che appare come un fulmine a cielo già cupo per chi fa del commercio il proprio lavoro in questa città – osserva Nannizzi – e che allo stesso tempo ci sembra ben poco capace di portare aria buona per l’economia cittadina in generale, considerando le numerose chiusure che si susseguono nella nostra città e nei comuni della nostra provincia. Duplicare l’offerta commerciale cittadina può portare solo ad un impoverimento dell’imprenditoria e dell’occupazione indotta; è ormai conclamato che per un occupato nella grande distribuzione se ne perdono 2,5 nella piccola e media. Dibattere di ‘grandi centri commerciali’ in questa fase significa riesumare un tipo di insediamento che già da tempo mostra i suoi evidenti limiti in Europa e più di recente anche in Italia, con le grandi catene commerciali che stanno ripiegando su volumi di più piccolo taglio, e con gli effetti di lungo periodo in termini urbanistici e di sviluppo che sono meno rosei di quanto poteva apparire un tempo. Se parliamo di Outlet, ci sembra che quello aperto in Valdichiana sia più che sufficiente ed abbia già contribuito fortemente all’impoverimento della rete commerciale della nostra provincia. Inoltre gli Outlet per sostenersi hanno bisogno di grandi viabilità e bacini d’utenza: non è certo il caso di Siena. Ci auguriamo che le voci montate in queste ore siano una boutade di mezzo autunno o frutto di un malinteso, ed in ogni caso invitiamo l’Amministrazione a fare chiarezza su un tema che fin qui era tutt’altro che all’ordine del giorno”.