“Ricettività parallela non è sinonimo di illegalità. Alcune considerazioni sommarie, diffuse a mezzo stampa in questi giorni, offendono i tanti operatori onesti che svolgono attività ricettiva integrativa del reddito o professionale, rispettando regole, norme e versando quanto dovuto ad un fisco, spesso opprimente, e non sempre capace di accompagnare le variegate esigenze di un mercato in continuo cambiamento”.
E’ quanto afferma il presidente di AIGO- l’Associazione Italiana Gestori Ospitalità e ricettività diffusa di Confesercenti – Agostino Ingenito, secondo il quale “la lotta all’illegalità è giusta, ma con regole chiare per tutti. Il mercato turistico è in continua evoluzione, il turismo individuale e l’esplosione della rete internet hanno imposto nuovi modelli e modalità di ospitalità che non possono essere colpevolizzati. Si può e si deve fare lotta comune all’illegalità e all’abusivismo – sottolinea Ingenito – anche e soprattutto nelle maggiori città turistiche, che vedono spesso il proliferare di vere e proprie strutture ricettive abusive, ma le diverse competenze amministrative per il turismo non consentono di avere chiari modelli di riferimenti e azioni condivise”.
“Ecco perché – spiega il presidente AIGO – auspichiamo un approfondimento su tematiche concrete, per garantire sviluppo e opportunità per il turismo in Italia, condividendo progetti su regole e norme, ma anche avviando azioni forti per rendere più competitivo il settore rispetto agli altri colleghi operatori europei e internazionali. Restano, infatti, ancora sul tappeto diversi temi non risolti, come per la tassa di soggiorno, i costi gestionali e del personale, il ruolo delle OLTA nell’intermediazione. La nostra Associazione – conclude Ingenito – lavora da sempre per stimolare il recupero di aree interne e per accompagnare i nuovi processi di accoglienza extralberghiera che rispondano ad ecosostenibilità ed a modalità diverse di fare vacanza; prerogative che il nostro comparto riesce meglio ad interpretare”.