Mercato immobiliare, Anama incontra Morando per fare il punto sul settore. Bellini: “Il 2015 può essere anno della ripartenza, ma rivedere fisco su prima e seconda casa”

Il viceministro: “Governo impegnato su ripresa e credito. Allungati i tempi per il recupero degli edifici”. Bussoni presenta l’accordo Anama – Federfranchising:  temporary stores e reti franchising per rivitalizzare i centri storici e rilanciare il commercio nelle città.

Il 2015 potrebbe essere l’anno della ripresa per il settore immobiliare, ma servono interventi di sostegno perché il mercato riparta pienamente.  E’ quanto emerge dall’incontro organizzato oggi a Roma da Anama, l’associazione degli agenti immobiliari Confesercenti, per fare il punto sullo stato di salute del mercato degli immobili. All’incontro hanno partecipato il Vice Ministro Morando, il Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni e il Presidente di Anama Paolo Bellini.

Il vertice è stato aperto dal Segretario Generale Mauro Bussoni, che ha illustrato l’accordo tra Anama e Federfranchising per un progetto di rilancio del commercio nei centri urbani, attraverso l’utilizzo di temporary stores di qualità e di reti franchising.

“In questi anni la crisi del commercio ha avuto effetti negativi anche sul mercato degli immobili commerciali – ha spiegato il Segretario Nazionale Confesercenti. “La desertificazione commerciale nei centri storici ha lasciato circa 500mila locali commerciali sfitti da riaprire nel cuore delle città italiane. Con questa nuova iniziativa Confesercenti Anama e Fedefranchising si propongono un duplice obiettivo: favorire allo stesso tempo la nascita di nuove imprese, garantendo alle startup le migliori condizioni, e la ripresa del mercato immobiliare commerciale. Questo infatti può essere, a detta degli imprenditori, l’anno della ripresa: Il mercato immobiliare italiano può ripartire. Le manovre di fine anno dovrebbero incentivare la compravendita che finalmente porta segni positivi. I numeri parlano chiaro: nell’ultimo  trimestre si sono registrate 206.945 transazioni, +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Positivi il settore residenziale, che con 94.861 transazioni registra una variazione del +4,1%; il settore commerciale (5.428 NTN, +9%) e anche il settore produttivo (2.014 NTN, +1,6%). Riduce la variazione negativa il settore terziario (1.896 NTN, – 2%). Confrontando i dati dei primi tre trimestri dell’anno con lo stesso periodo del 2013, il settore residenziale, con un totale di 300.859 transazioni, mostra una variazione del +2,2%”.

“Il progetto – ha spiegato ancora Bussoni – si articolerà su due fronti. Innanzitutto Anama e Federfanchising favoriranno lo sviluppo di reti franchising nei centri urbani attraverso servizi ‘chiavi in mano’. AI franchisor interessati saranno proposti gli immobili commerciali più adatti, selezionati attraverso analisi di mercato, e una selezione dei potenziali franchisee, ai quali invece sarà offerta la possibilità di garantire con fidejussione i rapporti di locazione. Ma puntiamo anche sui temporary stores: chi è interessato a sviluppare questa particolare attività commerciale, potrà disporre presso le sedi Confesercenti e le Agenzie immobiliari aderenti all’Anama un pacchetto completo di servizi che seguono passo dopo passo il percorso dell’imprenditore, dall’autorizzazione amministrativa al contratto di locazione, fornendo anche il personale per la gestione del punto vendita. Tutte le locazioni collegate all’iniziativa saranno garantite da copertura fideiussoria.

“Ci auguriamo che il 2015 sia l’anno di inversione della rotta psicologica per l’acquisto della casa”, ha sottolineato Bellini nel suo intervento. “La casa è al centro di un grande sistema economico, crea posti di lavoro ed economia indotta: un settore fondamentale che necessita di nuove politiche mirate”. Anama-Confesercenti, che quest’anno guiderà – secondo rotazione – l’intero settore nella gestione delle politiche che lo interessano, chiede però al Governo anche un profondo cambiamento delle politiche fiscali sulla casa. Sulla prima casa è necessario che il fisco non sia più punitivo ma stabile nel tempo, almeno per dieci anni. Ma è essenziale – ha sottolineato Bellini –  “che per il settore delle seconde case si recuperi il concetto di investimento, oggi svanito non solo per la crisi ma anche per l’onerosità eccessiva delle imposte. Un mutamento graduale e ragionevole delle politiche fiscali può sostenere la ripresa del settore e l’occupazione già dal 2015. Nel suo intervento, Bellini ha affrontato le questioni principali da risolvere per la categoria, dalla qualifica professionale con la richiesta della regolamentazione del praticantato ai corsi di formazione abilitante ed ai crediti formativi; alla trasformazione della figura dell’agente immobiliare in ‘consulente’ immobiliare per seguire il cliente in ogni passo al fine di effettuare un acquisto sereno e consapevole dell’immobile; fino al tema della riduzione dell’incompatibilità dell’esercizio della professione di agente immobiliare con altri impieghi”.

“Dal 2007 ad oggi abbiamo perso ben nove punti di Pil e dieci punti di reddito medio pro capite, un vero collasso dell’attività economica in tutti i settori da cui non si può prescindere per fare un’analisi e trovare soluzioni per il settore del mercato immobiliare italiano”. Queste le parole di apertura dell’intervento del vice ministro dell’Economia Enrico Morando che oggi ha incontrato i vertici di ANAMA Confesercenti per fare il punto sul settore. “Oggi ci troviamo di fronte la possibilità di una svolta: il nostro obiettivo unificante è le ripresa economica – ha proseguito Morando – ed il governo ha messo al centro della sua azione quel processo di cambiamento e di riforme da attuare subito e non più procrastinabile”. “La partita del credito – ha aggiunto il vice ministro – è fondamentale per rimettere in moto la nostra economia e per favorire la ripresa del settore del mercato immobiliare. la manovra della Bce darà, in questa direzione, un impulso positivo per far ripartire gli investimenti. Sul fronte delle politiche per la casa e a sostegno di un settore centrale per la nostra economia Morando ha affermato che “non si può negare che l’intervento del Governo sulle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni ed il risanamento energetico non ha eguali in nessun paese d’Europa. Riduzioni significative della tassazione sul patrimonio immobiliare per il 2015 non sono nelle possibilità del Governo, ma stiamo lavorando per semplificare e ridistribuire il carico fiscale sui cittadini”. Il ministro, in conclusione, ha affrontato la questione del praticantato professionalizzante e dell’obbligo formativo permanente degli agenti immobiliari e della necessità della sua regolamentazione.”

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