Conti pubblici: peggiora il deficit al 7,3% del Pil
La pressione fiscale nel primo trimestre del 2013 sale al 39,2%, risultando superiore di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto rileva l’Istat, diffondendo il conto economico delle Amministrazioni pubbliche. La pressione fiscale registrata per i primi tre mesi del 2013 risulta la più alta mai rilevata per il periodo d’inizio anno. Infatti, guardando le serie dell’Istat, in base a confronti annui, risulta il valore maggiore, da quando è cominciata la rilevazione, ovvero dal 1999, ben 14 anni fa. Il paragone può essere fatto solo tra gli stessi trimestri (primo su primo, secondo su secondo ed eccetera) visto che i dati sono influenzati dalla stagionalità: di solito la pressione fiscale aumenta nel corso dell’anno per toccare l’apice nell’ultimo trimestre. E quest’anno di certo c’è stata una partenza sprint, con il carico registrato per il primo trimestre ai massimi storici. Il 2013 inizia così in salita, l’accelerazione potrebbe preludere al raggiungimento di un nuovo record, dopo che il 2012 ha già fatto toccare dei picchi, con una pressione al 44% nei dodici mesi e addirittura al 52% nel quarto trimestre.
Mentre nel primo trimestre del 2013 il deficit pubblico è peggiorato: l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari al 7,3% del Pil, secondo quanto sottolineato dall’Istat, in aumento rispetto al 6,6% dei primi tre mesi dello scorso anno.