Una delegazione dei gestori Tamoil protesterà a Milano sotto la sede della Compagnia contro l’arroganza della petrolifera che si rifiuta di rinnovare l’accordo economico e normativo sia su rete ordinaria che autostradale.
A sostegno della vertenza Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno proclamato lo stato di agitazione sugli impianti a marchio e chiesta l’apertura della vertenza collettiva (D. Lgs 32/98) al Ministero dello Sviluppo Economico.
Le Federazioni hanno già avviato le pratiche legali per la formalizzazione della denuncia per condotta anti sindacale.
Si ricorda che i gestori Tamoil protestano contro il mancato avvio del Tavolo negoziale per il rinnovo dell’Accordo economico normativo con la Compagnia che da tre anni si sottrae deliberatamente al confronto sindacale, come impongono le Leggi dello Stato (D. Lgs 32/98, e dalle Leggi 57/2001 e 27/2012) e denunciano contratti scaduti dal 2006, la pratica illegale della contrattazione one to one, l’abuso di posizione dominante, le condizioni di abbandono e mancata manutenzione degli impianti, il ricorso a prezzi discriminatori e non competitivi.
I Sindacati di Categoria sono impegnati a garantire il lavoro e la dignità ai 1000 gestori a marchio e ai loro 2000 dipendenti, tra rete autostrada e rete ordinaria ed hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico l’avvio della vertenza collettiva – ai sensi dell’Art. 6 del D. Lgs 32/98 – per il ristabilimento delle regole di settore e del quadro normativo stabilito dalle Leggi dello Stato. I gestori chiedono che sia punita l’illegalità.
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