Alla Regione: “via con la delibera che norma la somministrazione di bevande e alimenti di tali attività”
Confesercenti lancia una petizione on line per la disciplina di sagre e feste popolari e sollecita la Regione Lombardia, affinché si impegni a produrre fin da subito uno strumento normativo adeguato, che superi le criticità esistenti in materia di somministrazione temporanea in occasione di sagre e fiere, come da delibera n. X/643 del 3 marzo 2015 del Consiglio regionale.
“Con l’arrivo della bella stagione si assiste per l’ennesima volta – afferma il direttore regionale Alessio Merigo – al proliferare sul territorio lombardo di sagre e feste popolari gestite da associazioni, comitati e organizzazioni di ogni genere, spesso prive di alcune regolamentazione. Confesercenti da molto tempo sta sostenendo una battaglia a fianco dei titolari dei pubblici esercizi, per la definizione e l’applicazione di regole certe nello svolgimento di tali attività, continuando la propria azione di sensibilizzazione verso le Amministrazioni comunali e la Regione Lombardia”. La recente delibera regionale rappresenta “un primo passo verso la regolamentazione del settore – osserva Merigo -. In Lombardia sono decine di migliaia le sagre e feste popolari che a vario titolo si configurano come veri e propri fattori di concorrenza sleale per le imprese della somministrazione di bevande e alimenti, specificamente bar e ristoranti. L’attuale situazione non è più sostenibile, occorrono programmazione, regole uguali per tutti e, soprattutto, buon senso”.
FIEPET e Confesercenti hanno sollevato pubblicamente da anni la questione, raccolto firme tra gli operatori, proposto regolamenti, leggi, fatto esposti e segnalato abusi. Ora invitano tutti i cittadini a sottoscrivere una petizione, rivolta al Presidente della Regione, affinché siano subito adottati i necessari provvedimenti normativi. Per farlo, è sufficiente consultare il sito web www.sagreinregola.it e cliccare sul link “Firma anche tu”, che riconduce all’apposito form o visitare la pagina facebook www.facebook.com/sagreinregola.
Urge infatti un provvedimento ad hoc, che introduca finalmente parametri numerici, una verifica dei requisiti degli organizzatori, l’applicazione delle normative igienico-sanitarie e di sicurezza nei luoghi di lavoro. “Vogliamo ricondurre – conclude il direttore regionale – quella che ormai è diventata la più grande industria della ristorazione, anche nella nostra regione, entro limiti che ne consentano la convivenza con l’attività di ristorazione tradizionale”.