Affollato incontro nella sede dell’associazione, presenti Fiorilli e Masci.
Taucci: “Preoccupati da alcuni punti del progetto, pronti ad altre azioni con le altre associazioni. Decideremo con i commercianti attraverso un questionario”.
Pescara, 15 luglio – «Non appena abbiamo saputo del progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele abbiamo chiesto la sospensione della procedura, in modo da discuterne va discusso con i commercianti. Ciò non è avvenuto, ma ora chiediamo al Comune un impegno preciso e pubblico: che almeno nella fase iniziale non ci sia alcuna chiusura totale al traffico veicolare privato». È la richiesta che Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, ha posto ai rappresentanti del Comune di Pescara al termine dell’affollata assemblea organizzata dall’associazione di categoria nella propria sede della galleria Circus, alla quale hanno partecipato – oltre al presidente regionale di Confesercenti Bruno Santori ed il presidente provinciale Raffaele Fava – il vicesindaco Berardino Fiorilli, l’assessore regionale Carlo Masci, il dirigente del Comune Fabrizio Trisi ed oltre 50 commercianti del centro città. Durante l’incontro, a tratti anche animato, l’assessore Fiorilli ha illustrato il progetto e risposto alle domande poste dai commercianti.
«Il progetto andava discusso prima con i diretti interessati – ha sottolineato Taucci – e adesso la città non può decidere di rinunciare al proprio polmone economico che è il commercio. Restiamo preoccupati dalla capacità delle altre strade di assorbire il traffico del centro, così come siamo preoccupati da tempistica e flussi veicolari. Dunque chiediamo che non ci sia alcuno stop totale alle auto in nessun punto di corso Vittorio Emanuele, e che vi siano interventi come ampia segnaletica sulla presenza e la capienza del parcheggio della stazione centrale che non va più chiamato area di risulta, apertura di stalli per bikesharing e carsharing nel parcheggio, campagna di promozione del commercio pescarese fuori dalla città, lotta all’abusivismo, politiche fiscali punitive nei confronti di chi lascia sfitti i negozi, cronoprogramma certo per i lavori per non ripetere l’assurdità del lungomare sud. Sono queste le richieste sulle quali ci confronteremo. Siamo pronti ad altre azioni che si stanno valutando assieme alle altre associazioni di categoria: nel frattempo, negozio per negozio, chiederemo il parere sul progetto e poi decideremo come agire in funzione degli interessi della maggioranza dei commercianti pescaresi».