I dati dell’Osservatorio Confesercenti. Giampaoli (Fiepet): Il settore prova a ripartire, ma difficoltà rimangono intatte. Serve stretta su irregolari e abusivi della ricettività turistica e della somministrazione
Nel secondo trimestre del 2015 tornano ad aumentare le imprese del turismo e della somministrazione. Tra aprile e giugno di quest’anno si registrano 8.684 alberghi, bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per una variazione positiva del 2%. A crescere più velocemente sono il Sud e le Isole, che mettono a segno un aumento medio del 2,5% del numero di imprese, contro l’1,8% del centro-nord. L’aumento di imprese riguarda in particolare le grandi città. Nei comuni capoluoghi di Regione le imprese aumentano del 3,1%, per un totale di 4.189 attività: più della metà della crescita registrata a livello nazionale. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti sulla natimortalità delle imprese della ricettività e del turismo nel secondo trimestre del 2015.
Tabella 1: Imprese registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio nazionale
|
Impreseregistrate II trim 2014 |
Imprese registrate II trim. 2015 |
Variazione II trim. 2015 / II trim. 2014 |
|
Assolute |
% |
|||
ALLOGGIO |
49.167 |
50.500 |
+1.333 |
+2,7% |
di cui Centro-Nord |
36.547 |
37.394 |
+847 |
+2,3% |
di cui Sud e Isole |
12.620 |
13.106 |
+486 |
+3,9% |
RISTORAZIONE |
187.987 |
193.688 |
+5.701 |
+3,0% |
di cui Centro-Nord |
128.287 |
132.338 |
+4.051 |
+3,2% |
di cui Sud e Isole |
59.700 |
61.350 |
+1.650 |
+2,8% |
SERVIZIO BAR |
168.432 |
169.597 |
+1.165 |
+0,7% |
di cui Centro-Nord |
119.719 |
119.970 |
+251 |
+0,2% |
di cui Sud e Isole |
48.713 |
49.627 |
+914 |
+1,9% |
Totale |
405.586 |
413.785 |
+8.199 |
+2,0% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Tra i settori, quello che cresce più velocemente è la ristorazione (+3%). I ristoranti sono in aumento in tutte le regioni d’Italia, soprattutto in Umbria – dove si rileva una crescita del 4,6% – ma anche in Lombardia (+4,5%) e Sicilia (+3,9%). A livello complessivo, è il centro-nord a trainare l’inversione di tendenza, con un aumento del 3,2% contro il 2,8% del Sud e delle Isole.
Grande dinamismo imprenditoriale anche nella ricettività turistica, che registra un aumento di 1.333 (+2,7%) tra alberghi, pensioni e hotel. La regione che mostra la maggiore vitalità è la Puglia, dove il numero di imprese del settore cresce del 9.8%, seguita da Lazio (+6,7%) e Sicilia (+5,8%). Per la Puglia si tratta di una conferma dell’alta attrattività turistica della regione, che registra il più alto afflusso in Italia di turisti estivi. Analizzando le macro-regioni, l’aumento di alberghi e hotel appare più rilevante nel Mezzogiorno e nelle Isole (+3,9%) rispetto al centro-nord (+2,3%). Proprio al Centro Nord appartiene l’unica Regione ad aver registrato una leggera diminuzione del numero di imprese nel comparto: l’Emilia Romagna (-0,2%).
Meno brillanti, ma comunque in territorio positivo, le performance dei bar. Il numero di imprese del settore è sostanzialmente stabile: cresce infatti dello 0,7%, per un totale di 1.467 attività in più, segnale delle persistenti difficoltà del settore, legate anche all’aumento dell’imposizione fiscale sugli immobili di impresa e delle tariffe per lo smaltimento rifiuti. Anche in questo caso trainano il Sud e le isole, per le quali la crescita del numero di bar si assesta sul +1,9%, nove volte quella del centro-nord (+0,2%) e quasi il triplo della media nazionale (+0,7%). A guidare la carica dei nuovi bar è infatti la Campania (+2,8%), seguita da Puglia (+1,9%) e, a pari merito, Lazio e Valle d’Aosta (entrambi +1,8%). Calano le imprese del settore nelle Marche, dove nel secondo trimestre del 2015 il numero di attività diminuisce dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Cali anche per il Piemonte (-0,8%) , Liguria (-0,7%), Friuli Venezia Giulia (0,5%) ed Emilia Romagna (-0,1%).
“Dopo le contrazioni registrate negli anni scorsi, finalmente la ricettività e la somministrazione provano a ripartire”, spiega Esmeralda Giampaoli, Presidente di Fiepet, l’associazione di categoria dei pubblici esercizi. “Alberghi, ristoranti e bar sono da sempre, per tradizione, cultura, capacità attrattiva, un pilastro fondamentale della nostra economia e del turismo. Purtroppo la crisi ha inciso gravemente sulla ricettività e, in particolare, sulla somministrazione: dal 2010 ad oggi i consumi sono diminuiti dell’8,5% nei bar e del 7,9% nei ristoranti. Sono crollate persino le colazioni (-3,3%) e i consumi della pausa-pranzo: il volume d’affari è sceso a 15,1 miliardo di euro l’anno (-18%) con una calo stimato della spesa media del 13%. L’attuale inversione di tendenza – conclude Giampaoli – è comunque un segnale positivo, anche se le difficoltà rimangono intatte. Nell’ultimo anno inoltre abbiamo assistito anche alla preoccupante crescita di fenomeni di ricettività e ristorazione paralleli tramite web, con imprese irregolari che si celano dietro all’etichetta di social per agire senza rispettare le normative – anche fiscali – che devono rispettare gli altri. Concorrenza sleale, a tutti gli effetti, che va contrastata con efficacia”.
Tabella 2: Variazione numero registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio regionale
ristorazione |
bar |
alloggio |
|
totale |
totale |
totale |
|
PIEMONTE |
+2,4% |
-0,8% |
+0,9% |
VALLE D’AOSTA |
-0,6% |
+1,8% |
+2,3% |
LOMBARDIA |
+4,5% |
+0,1% |
+4,9% |
LIGURIA |
+2,1% |
-0,7% |
+1,5% |
TRENTINO-ALTO ADIGE |
+0,8% |
+0,1% |
+0,5% |
VENETO |
+3,0% |
+0,3% |
+1,8% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA |
+1,1% |
-0,5% |
+1,4% |
EMILIA-ROMAGNA |
+2,3% |
-0,1% |
-0,2% |
TOSCANA |
+3,5% |
+0,2% |
+3,2% |
UMBRIA |
+4,6% |
+2,3% |
+1,8% |
MARCHE |
+1,7% |
-1,2% |
+0,5% |
LAZIO |
+3,9% |
+1,8% |
+6,7% |
ABRUZZO |
+2,9% |
+0,6% |
+1,0% |
MOLISE |
+0,5% |
+1,3% |
+0,5% |
CAMPANIA |
+2,7% |
+2,8% |
+1,4% |
PUGLIA |
+2,6% |
+1,9% |
+9,8% |
BASILICATA |
+0,7% |
+1,6% |
+5,5% |
CALABRIA |
+1,6% |
+1,6% |
+0,8% |
SICILIA |
+3,9% |
+1,3% |
+5,8% |
SARDEGNA |
+2,7% |
+1,7% |
+3,9% |
Totale ITALIA |
+3,0% |
+0,7% |
+2,7% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Tabella 3: Variazione numero registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio Comuni capoluogo di Regione
Comune |
Ristorazione |
Bar |
Alloggio |
Torino |
+3,1% |
-0,3% |
+4,2% |
Aosta |
-6,8% |
+2,7% |
+8,6% |
Milano |
+6,7% |
+0,3% |
+10,1% |
Genova |
+2,7% |
-0,8% |
+8,2% |
Trento |
+2,4% |
-1,8% |
+10,5% |
Venezia |
+5,0% |
+0,6% |
+3,0% |
Trieste |
+2,5% |
+0,9% |
+5,4% |
Bologna |
+3,5% |
+1,0% |
+0,6% |
Firenze |
+4,8% |
+0,9% |
+8,6% |
Perugia |
+4,7% |
+3,2% |
+2,6% |
Ancona |
+1,9% |
-1,3% |
+0,5% |
Roma |
+4,5% |
+1,6% |
+9,0% |
L’Aquila |
+5,3% |
+1,1% |
+6,3% |
Campobasso |
+5,1% |
+3,3% |
+0,0% |
Napoli |
+4,7% |
+3,0% |
+3,0% |
Bari |
+2,4% |
+2,1% |
+8,5% |
Potenza |
-0,3% |
+4,5% |
+11,0% |
Catanzaro |
+2,3% |
+3,1% |
0,0% |
Palermo |
+4,8% |
+1,6% |
+8,2% |
Cagliari |
+3,2% |
+4,6% |
+5,3% |
Media comuni capoluogo di Regione |
+4,2% |
+1,1% |
6,3% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Roma 8 agosto 2015
Giampaoli (Fiepet): Il settore prova a ripartire, ma difficoltà rimangono intatte. Serve stretta su irregolari e abusivi della ricettività turistica e della somministrazione
Nel secondo trimestre del 2015 tornano ad aumentare le imprese del turismo e della somministrazione. Tra aprile e giugno di quest’anno si registrano 8.684 alberghi, bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per una variazione positiva del 2%. A crescere più velocemente sono il Sud e le Isole, che mettono a segno un aumento medio del 2,5% del numero di imprese, contro l’1,8% del centro-nord. L’aumento di imprese riguarda in particolare le grandi città. Nei comuni capoluoghi di Regione le imprese aumentano del 3,1%, per un totale di 4.189 attività: più della metà della crescita registrata a livello nazionale. È quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti sulla natimortalità delle imprese della ricettività e del turismo nel secondo trimestre del 2015.
Tabella 1: Imprese registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio nazionale
|
Impreseregistrate II trim 2014 |
Imprese registrate II trim. 2015 |
Variazione II trim. 2015 / II trim. 2014 |
|
Assolute |
% |
|||
ALLOGGIO |
49.167 |
50.500 |
+1.333 |
+2,7% |
di cui Centro-Nord |
36.547 |
37.394 |
+847 |
+2,3% |
di cui Sud e Isole |
12.620 |
13.106 |
+486 |
+3,9% |
RISTORAZIONE |
187.987 |
193.688 |
+5.701 |
+3,0% |
di cui Centro-Nord |
128.287 |
132.338 |
+4.051 |
+3,2% |
di cui Sud e Isole |
59.700 |
61.350 |
+1.650 |
+2,8% |
SERVIZIO BAR |
168.432 |
169.597 |
+1.165 |
+0,7% |
di cui Centro-Nord |
119.719 |
119.970 |
+251 |
+0,2% |
di cui Sud e Isole |
48.713 |
49.627 |
+914 |
+1,9% |
Totale |
405.586 |
413.785 |
+8.199 |
+2,0% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Tra i settori, quello che cresce più velocemente è la ristorazione (+3%). I ristoranti sono in aumento in tutte le regioni d’Italia, soprattutto in Umbria – dove si rileva una crescita del 4,6% – ma anche in Lombardia (+4,5%) e Sicilia (+3,9%). A livello complessivo, è il centro-nord a trainare l’inversione di tendenza, con un aumento del 3,2% contro il 2,8% del Sud e delle Isole.
Grande dinamismo imprenditoriale anche nella ricettività turistica, che registra un aumento di 1.333 (+2,7%) tra alberghi, pensioni e hotel. La regione che mostra la maggiore vitalità è la Puglia, dove il numero di imprese del settore cresce del 9.8%, seguita da Lazio (+6,7%) e Sicilia (+5,8%). Per la Puglia si tratta di una conferma dell’alta attrattività turistica della regione, che registra il più alto afflusso in Italia di turisti estivi. Analizzando le macro-regioni, l’aumento di alberghi e hotel appare più rilevante nel Mezzogiorno e nelle Isole (+3,9%) rispetto al centro-nord (+2,3%). Proprio al Centro Nord appartiene l’unica Regione ad aver registrato una leggera diminuzione del numero di imprese nel comparto: l’Emilia Romagna (-0,2%).
Meno brillanti, ma comunque in territorio positivo, le performance dei bar. Il numero di imprese del settore è sostanzialmente stabile: cresce infatti dello 0,7%, per un totale di 1.467 attività in più, segnale delle persistenti difficoltà del settore, legate anche all’aumento dell’imposizione fiscale sugli immobili di impresa e delle tariffe per lo smaltimento rifiuti. Anche in questo caso trainano il Sud e le isole, per le quali la crescita del numero di bar si assesta sul +1,9%, nove volte quella del centro-nord (+0,2%) e quasi il triplo della media nazionale (+0,7%). A guidare la carica dei nuovi bar è infatti la Campania (+2,8%), seguita da Puglia (+1,9%) e, a pari merito, Lazio e Valle d’Aosta (entrambi +1,8%). Calano le imprese del settore nelle Marche, dove nel secondo trimestre del 2015 il numero di attività diminuisce dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Cali anche per il Piemonte (-0,8%) , Liguria (-0,7%), Friuli Venezia Giulia (0,5%) ed Emilia Romagna (-0,1%).
“Dopo le contrazioni registrate negli anni scorsi, finalmente la ricettività e la somministrazione provano a ripartire”, spiega Esmeralda Giampaoli, Presidente di Fiepet, l’associazione di categoria dei pubblici esercizi. “Alberghi, ristoranti e bar sono da sempre, per tradizione, cultura, capacità attrattiva, un pilastro fondamentale della nostra economia e del turismo. Purtroppo la crisi ha inciso gravemente sulla ricettività e, in particolare, sulla somministrazione: dal 2010 ad oggi i consumi sono diminuiti dell’8,5% nei bar e del 7,9% nei ristoranti. Sono crollate persino le colazioni (-3,3%) e i consumi della pausa-pranzo: il volume d’affari è sceso a 15,1 miliardo di euro l’anno (-18%) con una calo stimato della spesa media del 13%. L’attuale inversione di tendenza – conclude Giampaoli – è comunque un segnale positivo, anche se le difficoltà rimangono intatte. Nell’ultimo anno inoltre abbiamo assistito anche alla preoccupante crescita di fenomeni di ricettività e ristorazione paralleli tramite web, con imprese irregolari che si celano dietro all’etichetta di social per agire senza rispettare le normative – anche fiscali – che devono rispettare gli altri. Concorrenza sleale, a tutti gli effetti, che va contrastata con efficacia”.
Tabella 2: Variazione numero registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio regionale
ristorazione |
bar |
alloggio |
|
totale |
totale |
totale |
|
PIEMONTE |
+2,4% |
-0,8% |
+0,9% |
VALLE D’AOSTA |
-0,6% |
+1,8% |
+2,3% |
LOMBARDIA |
+4,5% |
+0,1% |
+4,9% |
LIGURIA |
+2,1% |
-0,7% |
+1,5% |
TRENTINO-ALTO ADIGE |
+0,8% |
+0,1% |
+0,5% |
VENETO |
+3,0% |
+0,3% |
+1,8% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA |
+1,1% |
-0,5% |
+1,4% |
EMILIA-ROMAGNA |
+2,3% |
-0,1% |
-0,2% |
TOSCANA |
+3,5% |
+0,2% |
+3,2% |
UMBRIA |
+4,6% |
+2,3% |
+1,8% |
MARCHE |
+1,7% |
-1,2% |
+0,5% |
LAZIO |
+3,9% |
+1,8% |
+6,7% |
ABRUZZO |
+2,9% |
+0,6% |
+1,0% |
MOLISE |
+0,5% |
+1,3% |
+0,5% |
CAMPANIA |
+2,7% |
+2,8% |
+1,4% |
PUGLIA |
+2,6% |
+1,9% |
+9,8% |
BASILICATA |
+0,7% |
+1,6% |
+5,5% |
CALABRIA |
+1,6% |
+1,6% |
+0,8% |
SICILIA |
+3,9% |
+1,3% |
+5,8% |
SARDEGNA |
+2,7% |
+1,7% |
+3,9% |
Totale ITALIA |
+3,0% |
+0,7% |
+2,7% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Tabella 3: Variazione numero registrate per settore, confronto II trimestre 2015 – II trimestre 2014. Dettaglio Comuni capoluogo di Regione
Comune |
Ristorazione |
Bar |
Alloggio |
Torino |
+3,1% |
-0,3% |
+4,2% |
Aosta |
-6,8% |
+2,7% |
+8,6% |
Milano |
+6,7% |
+0,3% |
+10,1% |
Genova |
+2,7% |
-0,8% |
+8,2% |
Trento |
+2,4% |
-1,8% |
+10,5% |
Venezia |
+5,0% |
+0,6% |
+3,0% |
Trieste |
+2,5% |
+0,9% |
+5,4% |
Bologna |
+3,5% |
+1,0% |
+0,6% |
Firenze |
+4,8% |
+0,9% |
+8,6% |
Perugia |
+4,7% |
+3,2% |
+2,6% |
Ancona |
+1,9% |
-1,3% |
+0,5% |
Roma |
+4,5% |
+1,6% |
+9,0% |
L’Aquila |
+5,3% |
+1,1% |
+6,3% |
Campobasso |
+5,1% |
+3,3% |
+0,0% |
Napoli |
+4,7% |
+3,0% |
+3,0% |
Bari |
+2,4% |
+2,1% |
+8,5% |
Potenza |
-0,3% |
+4,5% |
+11,0% |
Catanzaro |
+2,3% |
+3,1% |
0,0% |
Palermo |
+4,8% |
+1,6% |
+8,2% |
Cagliari |
+3,2% |
+4,6% |
+5,3% |
Media comuni capoluogo di Regione |
+4,2% |
+1,1% |
6,3% |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Roma 8 agosto 2015