Gli italiani continueranno la stretta sui consumi anche nel 2014, con un -0,1% dopo il -2,3% di quest’anno e il -4,3% del 2012. Lo scrive Bankitalia: ”la spesa delle famiglie, frenata dall’andamento del reddito disponibile e dall’elevata incertezza sulle prospettive del mercato del lavoro, resterebbe debole”. Peggiorate anche le stime per il Pil: come anticipato all’Abi dal
Governatore Ignazio Visco, Bankitalia rivede al ribasso di circa un punto percentuale le stime del Pil italiano nel 2013. Il Pil,
si legge nel bollettino economico, dovrebbe contrarsi dell’1,9% e non dell’1% come stimato a gennaio scorso per poi tornare a crescere ”a ritmi moderati” nel 2014 con un +0,7%.
Nel corso del prossimo anno la ripresa si rafforzerebbe gradualmente, grazie ad un moderato recupero degli investimenti produttivi e all’accelerazione degli scambi con l’estero, che riprenderebbero a crescere ai ritmi medi registrati nel decennio pre-crisi, spiega Via Nazionale.
Nello scenario prefigurato gli investimenti sarebbero favoriti, in particolare, dal miglioramento delle condizioni di
liquidita’ delle imprese, associato agli effetti del rimborso dei debiti delle Amministrazioni pubbliche, e, in misura piu’ contenuta, dagli ulteriori provvedimenti adottati dal Governo alla fine di giugno a sostegno della crescita.
Secondo le valutazioni di Bankitalia, il provvedimento sui debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche, nell’ipotesi
di una sua efficace attuazione, potrebbe contribuire alla crescita del prodotto per circa 0,1 punti percentuali quest’anno
e 0,5 il prossimo.