Primi bilanci per l’estate turistica dell’Appennino modenese. Dopo lo scorso anno quando a prevalere sono stati maltempo e temperature basse, quella che ormai volge al temine sarà ricordata come una delle migliori degli ultimi anni, dato l’incremento delle presenze del 5%.
Oltre alla domanda italiana, si segnala anche l’arrivo di turisti stranieri: il settore, tutto, ha evidentemente beneficiato di un andamento climatico molto favorevole, anche se i picchi di presenze sono stati registrati soprattutto in occasione dei week end.
Questi, in sintesi, i risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Assoturismo-Confesercenti e che ha interessato un campione di oltre 50 strutture ricettivo–alberghiere ed extra alberghiere dei centri turistici montani modenesi.
Andamento stagionale
Se giugno, ha segnato un aumento delle presenze molto contenuto, nell’ordine del 2%, luglio è stato sicuramente il mese migliore. Soprattutto, per le favorevoli condizioni meteo: il caldo torrido che ha interessato la pianura, ha contribuito a far segnare un +15% rispetto al 2014; aumento quasi tutto concentrato nei fine settimana. Agosto invece s’è mostrato un pizzico più altalenante: con un avvio ad inizio mese buono, una leggera flessione nel week end di ferragosto, peraltro segnato dal peggioramento delle condizioni meteo e con segnali di recupero nella seconda parte del mese. Alla fine le stime indicano un +3% circa rispetto agosto 2014.
Presenze turistiche, permanenza e tipologia di soggiorno
L’incremento più marcato lo si è registrato nel segmento di clientela legata al turismo climatico, in particolare famiglie con bambini. Anche i giovani però hanno riempito hotel e strutture ricettive in genere soprattutto nei week end. Più stabile invece il segmento sportivo legato ai ritiri delle compagini sportive, alla mountain bike ed al trekking. Rispetto alla clientela, è risultata in aumento quella italiana, che segna un +3,9% e che arrivata prevalentemente dalle provincia di Modena e da quelle limitrofe. Positivo anche il dato degli stranieri +9% anche se la quota di questa tipologia di clientela resta sempre largamente minoritaria.
“È un bilancio che mostra in modo evidente la forte dipendenza dell’offerta turistica montana dal clima – afferma Gabriella Gibertini Presidente Asshotel Confesercenti Modena. Un sistema turistico importante come quello dell’Appennino modenese non può restare appeso al filo delle previsioni meteo. S’impone perciò un rafforzamento del prodotto e delle politiche promozionali, sviluppando alternative interessanti, potenziando le infrastrutture sportive e creando una rete che permetta, anche col maltempo di vistare musei e mostre, partecipare ad eventi, scoprire le tante eccellenze che caratterizzano il territorio a pochi chilometri dalle più note località appenniniche. Serve però uno sforzo straordinario in termini di progettualità e di risorse disponibili. E in proposito la riforma della Legge Regionale 7 dovrà agevolare questo percorso. Da ultimo, ma comunque essenziale, occorrerà la piena condivisione da parte di tutti gli operatori della filiera turistica affinché tutti i soggetti coinvolti lavorino per obiettivi comuni.”