Il Capo dello Stato ai partiti: “Prima di tutto c’è la crisi”
“Dallo scorso anno ad oggi abbiamo vissuto uno dei periodi più inquieti per la Repubblica con eventi straordinari, momenti di tensione e persino rischi di paralisi nella vita pubblica senza precedenti” ha detto Napolitano che poi ha sottolineato che il “punto di riferimento fondamentale è la criticità delle condizioni economiche del Paese” e, parlando della nascita del governo, che “la premessa dell’aprile scorso era dare un governo al Paese per dare una voce del Paese in Europa. È indispensabile nell’interesse generale -ha sottolineato quindi Napolitano – proseguire nella realizzazione degli impegni di governo Letta”. Il Capo dello Stato ribadisce l’importanza del “cronoprogramma di 18 mesi già partito in Parlamento. Il clima di fiducia verso l’Italia può variare positivamente in presenza di una valida azione di governo e di un concreto processo di riforme – dice ancora Napolitano – ma potrebbe peggiorare anche bruscamente dinanzi a una nuova destabilizzazione del quadro politico italiano. Non ci si avventuri a creare vuoti e a staccare spine per rifiutarsi di prendere atto” di quanto le ultime elezioni politiche hanno “reso obbligato” e nella “ingiustificata sottovalutazione conseguente e cui esporrebbe il Paese”. Se viene messa “a repentaglio la continuità di questo governo – ha detto Napolitano – i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili”.