Ma rimane l’obbligo di 24 prestazioni domenicali l’anno, esclusi solo i neo genitori
Esselunga e sindacati hanno raggiunto un accordo sindacale che prevede in via sperimentale una programmazione trimestrale del lavoro domenicale su base volontaria, “in un’ottica di attenuazione dei carichi di lavoro in capo ai dipendenti e di miglioramento dell’efficienza organizzativa e della produttività aziendale”. L’intesa è valida per un anno dal primo maggio 2016 ed è stata siglata Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e direzione di Esselunga.
La programmazione dovrà comunque prevedere 22 domeniche lavorate per gli addetti dei reparti DroGem e 24 prestazioni domenicali per gli addetti degli altri reparti. L’accordo regola anche le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo in vigore dal 1° gennaio 2016 con la previsione di sette fasce di trattamento economico, di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, dal 30% all’80% rapportate al numero di prestazioni effettuale dalla prima alla 28esima ed oltre le 29esima giornata lavorata. Rispetto alle previsioni dell’integrativo aziendale, 6 domeniche di riposo domenicale per i full time e 4 per i part-time, l’intesa prevede che il 50% delle giornate di riposo domenicale possano essere concordate a livello territoriale o di singola filiale. Si potranno inoltre concordare 2 giornate di riposo consecutivo di sabato e domenica ogni 10 domeniche di lavoro effettuate.
Esclusi dalla programmazione del lavoro domenicale i genitori padri o madri di bambini con età inferiore a 3 anni e i lavoratori che assistono portatori di handicap o affetti da patologia grave e continuativa. Sul mercato del lavoro l’intesa introduce la possibilità per 120 lavoratori part-time a tempo indeterminato di incrementare l’orario di lavoro settimanale aggiungendo la domenica tra le giornate contrattualmente previste.