Gli occupati crescono di fatto esclusivamente tra gli over 50.
“Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a gennaio risale, portandosi al 39,3%, il valore più alto dall’ottobre scorso”.
Lo rileva l’Istat nelle stime, segnando “un aumento di 0,7 punti percentuali su base mensile, mentre nel confronto annuo il tasso risulta in discesa (-1,6 punti)”.
“Il tasso di disoccupazione a gennaio è pari all’11,5%, pressoché stabile sia rispetto a dicembre che ai quattro mesi precedenti. A confronto con l’anno passato si regista un calo di 0,7 punti percentuali. I disoccupati sono 2 milioni 951 mila, quindi sotto i 3 milioni, pressoché stabili su base mensile e in deciso calo su base annua (-169mila)”.
“Gli occupati – sottolinea l’Istat – crescono di fatto esclusivamente tra gli over 50. A gennaio 2016 gli occupati con più di 50 anni sono cresciuti di 359.000 unità rispetto a gennaio 2015 (+73.000 su dicembre) mentre gli inattivi sono diminuiti di 106.000 unità (-209.000 gli inattivi tra i 50 e i 64 anni soprattutto a causa della stretta sull’età pensionabile). Nella fascia con meno di 35 anni gli occupati sono aumentati a gennaio di appena 9.000 unità rispetto a gennaio 2015 (-7.000 gli under 24, +16.000 tra i 25 e i 34 anni). Rispetto a dicembre gli occupati con meno di 24 anni sono diminuiti di 31.000 unità mentre sono aumentati di 8.000 unità coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni. Nel complesso gli occupati a gennaio sono aumentati di 70.000 unità su base mensile e di 299.000 su base annua”.
“A gennaio – conclude l’Istat – il numero di occupati indipendenti, i cosiddetti autonomi, resta pressoché stabile rispetto a dicembre. Si arresta così la caduta dell’occupazione nella categoria dopo diversi mesi di cali (scendeva da agosto). Il confronto annuo resta però ancora negativo (-149mila)”.