Economia tema prioritario
La speranza che dalla crisi si possa uscire non abbandona gli italiani: più di 6 italiani su 10 si augura di trovare, al termine della stagione estiva, la ripresa economica. A rivelarlo è un sondaggio Confesercenti-Swg, secondo cui il 64,4% dei nostri concittadini desidererebbe, per settembre, l’uscita dalla lunga recessione che ha colpito il nostro Paese.
La soluzione della crisi economica appare come una priorità assoluta: solo 3 italiani su 10 (il 32,4%) dei nostri concittadini, infatti, si mostra più interessato al tema politico, auspicando “un governo stabile” (risposta scelta dal 22% degli intervistati) o ancora “nuove elezioni”, desiderate invece dal 10,4% del campione.
Tab.1 – Che cosa si augura che accada al termine del periodo estivo?
% di risposte |
|
la ripresa economica |
64,4% |
nuove elezioni politiche |
10,4% |
un governo stabile |
22% |
preferisco non rispondere |
2,3% |
Fonte: Sondaggio Estivo Confesercenti-Swg
Le differenze territoriali: il Nord-Est il più interessato alla politica, le Isole all’uscita dalla crisi
Per quanto i risultati siano abbastanza omogenei in tutta Italia, si evidenziano alcune importanti differenze territoriali. Nelle regioni del Nord-Est si registra la più alta percentuale (44,6%) di italiani che ritengono prioritaria la questione del governo, con il 31,7% degli intervistati che si augurano di iniziare l’autunno sotto la guida di un esecutivo stabile e il 12,9% che vorrebbe nuove elezioni politiche. Situazione invertita nelle Isole, dove sono più di 7 su 10 i cittadini che si augurano piuttosto la ripresa economica, un dato superiore di oltre il 6% alla media nazionale e di poco superiore al 66,8% registrato nelle altre regioni del Sud.
Tab.2 – Risposte per area geografica
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% di risposte per zona geografica* |
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Nord-Ovest |
Nord-Est |
Centro |
Sud |
Isole |
|
la ripresa economica |
66,50% |
53,10% |
66,40% |
66,80% |
70,90% |
nuove elezioni politiche |
10,40% |
12,90% |
9,50% |
9,20% |
9,80% |
un governo stabile |
20,10% |
31,70% |
21,20% |
20,90% |
13,30% |
preferisco non rispondere |
3,00% |
2,30% |
3,00% |
3,10% |
6,10% |
Fonte: Sondaggio Estivo Confesercenti-Swg
*Nord-Ovest: Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia. Nord-Est: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna. Centro: Marche, Toscana, Umbria, Lazio. Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria. Isole: Sicilia, Sardegna.
Anche i giovani interessati alla ripresa, tra gli over64 più fautori della stabilità
Per quanto riguarda le fasce d’età, è invece da segnalare il disinteresse dei più giovani per l’ipotesi di nuove elezioni politiche. Nella fascia 18-24 anni, le vorrebbero poco meno di 7 ragazzi su 100 (il 6,9%): si tratta della quota più bassa in assoluto. Più di 7 ragazzi su 10, invece, auspicano la ripresa economica, dato record tra tutte le fasce d’età, motivato probabilmente dai timori e le difficoltà che stanno vivendo le persone . La tranquillità politica è invece più popolare fra le persone che hanno superato i 64 anni di età: fra questi è il 26,1% la quota degli intervistati che ha detto di desiderare per settembre un governo stabile.
Tab.2 – Risposte per fascia d’età
18-24 anni |
25-34 anni |
35-44 anni |
45-54 anni |
55-64 anni |
Più di 64 anni |
|
la ripresa economica |
72,80% |
66,20% |
63,20% |
62,00% |
65,40% |
62,60% |
nuove elezioni politiche |
6,90% |
12,10% |
13,70% |
11,20% |
9,10% |
8,10% |
un governo stabile |
15,60% |
17,30% |
22,10% |
23,60% |
21,50% |
26,10% |
preferisco non rispondere |
4,70% |
4,40% |
1,10% |
3,20% |
4,10% |
3,20% |
Fonte: Sondaggio Estivo Confesercenti-Swg
Confesercenti: “Agevolare la ripresa, fermare la batosta autunnale”
Nonostante qualche piccolo segnale di inversione di tendenza registrato, nella scorsa settimana, sul fronte della fiducia delle imprese e dei consumatori a luglio, oltreché un piccolo spiraglio, certificato dal nostro Osservatorio sul commercio, che ha registrato l’apertura di oltre 7000 attività commerciali nell’ultimo bimestre maggio-giugno ed un saldo bimestrale positivo (+1.422 imprese), per la prima volta dal 2012, resta il disagio delle famiglie e del sistema delle imprese – sottolinea Confesercenti, certificato anche dai recenti dati sull’inflazione ai minimi che riflette, di conseguenza, una linea di bassi consumi. Da Governo e Parlamento ci aspettiamo una spinta sull’acceleratore su alcuni nodi importanti da sciogliere, a partire da quello fiscale che in autunno si profila con la stangata IMU, IVA, TARES, addizionali ed i troppi irrigidimenti burocratici che pesano sensibilmente sul nostro tessuto imprenditoriale. Le vie della ripresa passano, invece, attraverso il calo della pressione fiscale su lavoro e consumi ed interventi coraggiosi sulla spesa pubblica, affinché questi magri segnali di miglioramento non rappresentino solo una fiammata destinata subito ad affievolirsi, ma l’inizio di una lunga e positiva marcia verso la crescita dell’economia”.