Giammaria: come già annunciato anche la festività di Pasqua non ha invertito la rotta sui consumi.
A Roma si registra: meno 11% di presenze turistiche, ristoranti nel centro cittadino al 50% e in 70 euro la spesa alimentare in media per famiglia.
“Purtroppo – dichiara Valter Giammaria Presidente Confesercenti Roma – avevamo già rilevato nei giorni trascorsi, anche la festività di Pasqua ha mantenuto “la promessa” di consumi deboli”.
Difatti, si è in presenza, secondo i dati rilevati da Confesercenti e nonostante il Giubileo, di un forte calo delle presenze turistiche a Roma pari a circa l’ 11% in meno rispetto alla Pasqua 2015.
“Del resto – continua Giammaria – da un nostro sondaggio si rilevava, nei giorni precedenti le festività, che 8 italiani su 10 avrebbero trascorso le feste in casa”.
Sui consumi alimentari si conferma una attenzione del consumatore alla spesa, orientandosi maggiormente su promozioni e sconti, che di fatto abbassano il valore dello scontrino medio. La spesa a famiglia per il pranzo Pasquale, dove vince la tradizione, è stata di 70 euro. Si conferma, quindi, la difficoltà di una effettiva ripresa sul mercato interno.
Nel settore del turismo, nello specifico, il bilancio pasquale è presto fatto: il tutto esaurito nelle strutture ricettive non c’è stato, come del resto previsto e i ristoranti del centro cittadino per Pasqua e Pasquetta hanno lavorato a ritmi del 50%. Gli albergatori hanno rimodulato a ribasso i prezzi delle camere, ma poca cosa è stata prodotta. Ci sono state prenotazioni last minute, il sabato di pasqua per rimanere fino a lunedì, ma gli stranieri a Roma si attestano comunque con un -5% dovuto anche alla minaccia terroristica delle scorse settimane. Per i ristoranti bene quelli nelle località di mare e di montagna e nelle zone di campagna per la Pasquetta. Bene soltanto i musei civici e le gite fuori porta di Pasquetta.
Infine conclude Giammaria: “purtroppo le occasioni di una ripresa con le festività natalizie, i saldi e le festività pasquali non ci sono state e si sono di nuovo affievolite le speranze di ripresa. Quello che si auspica è che il Governo Nazionale, la Regione ed in particolare il Comune di Roma, mettano finalmente in atto tutte quelle azioni che da tempo chiediamo per consentire alla piccola e media inpresa di continuare a svolgere il ruolo di servizio alla città che da sempre svolge: abbassamento delle tasse locali, lotta all’abusivismo e la contraffazione, stop ai centri commerciali, stop al sistema sanzionatorio degli Enti e di Equitalia che si sono trasformati in una “ ghigliottina di Stato” delle piccole imprese”.