Per Assoturismo-Confesercenti E.R. è sicuramente più importante e redditizio salvaguardare e tutelare le coste.
A pochi giorni dalla consultazione referendaria sulle trivellazioni nell’Adriatico, Assoturismo-Confesercenti E.R. ribadisce la propria posizione contraria e invita i propri associati a votare si il 17 aprile prossimo.
Il rischio che corre un ecosistema così delicato come quello del Mediterraneo per rendere indipendente energeticamente il nostro paese per 7, 8 settimane nel caso del petrolio e per 6 mesi per il gas, potrebbe essere gravissimo e irreversibile: pensiamo solo cosa potrebbe accadere in caso di incidente in un mare chiuso come il nostro.
Per Assoturismo-Confesercenti E.R. è sicuramente più importante e redditizio salvaguardare e tutelare le nostre coste, considerato che il turismo è il nostro vero petrolio.
Se si vuole che il prodotto turistico dell’Emilia Romagna regga la sempre più forte competizione internazionale e che aumentino le presenze turistiche e il PIL regionale, la salvaguardia ambientale è un fattore imprescindibile. Inoltre, il sistema turistico rischia di essere compromesso dalla subsidenza, su cui incidono certamente le attività estrattive troppo vicine alla costa.
Assoturismo-Confesercenti E.R. non è pregiudizialmente contraria ad un’industria che crea posti di lavoro. Tuttavia, lo sfruttamento dei giacimenti entro le 12 miglia potrebbe causare danni a un’economia troppo importante per la nostra regione e il principio di precauzione deve valere anche in un caso delicato come questo, soprattutto in virtù del fatto che non si ricaverebbero reali benefici in termini di risparmio energetico.