Monitorate oltre 1.300 piccole e piccolissime imprese: flessione dell’1,5%.
Inizio d’anno col pollice verso nell’occupazione del terziario. I primi tre mesi del 2016, tra le piccole e piccolissime imprese modenesi di commercio, turismo e servizi segnano una flessione dell’1,5% che allontana i timidi segnali di risalita dell’anno passato.
Il dato, causato dal saldo negativo tra assunzioni e licenziamenti su tutte le tipologie contrattuali, emerge dal monitoraggio periodico dell’Osservatorio di Confesercenti Modena, effettuato su ben 1300 imprese locali. Ad evidenziarsi in particolare, è la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato e solo un lieve aumento di quelli a tempo determinato. I motivi di questo trend sono da ricercarsi con ogni probabilità nel taglio degli sgravi contributivi in vigore dall1 gennaio 2016.
“La rilevazione mostra il clima di grande incertezza in cui ancora si trovano le MPMI di commercio e turismo – fa notare Confesercenti Modena – i dati ISTAT sulle vendite del mese di febbraio sono leggermente positivi, ma resta da verificare se questa ripresa si confermerà anche nei mesi successivi”.
Analisi per settori di attività.
Vendita al minuto di prodotti alimentari. E’ il settore in maggiore sofferenza occupazionale: -4,1% il saldo tra attivazioni e cessazioni nei primi tre mesi dell’anno. Ad incidere diversi fattori negativi: al calo dei ricavi delle attività si somma la cessazione di molti rapporti di lavoro a tempo determinato, terminati con la conclusione delle vendite nel periodo natalizio.
Commercio all’ingrosso. È negativo anche in quest’ambito il saldo tra assunzioni e licenziamenti, -1,9% nel periodo gennaio-marzo 2016. La ragione di questo calo va ricercata in un assestamento verso il basso di un settore che ha visto per diversi trimestri l’occupazione in crescita. Le prime battute d’arresto sui fatturati registrati negli ultimi trimestri del 2015 hanno evidentemente condizionato le dinamiche occupazionali di queste tipologie d’impresa.
Pubblici esercizi. Si attenua la caduta dell’occupazione, dopo diversi trimestri di vero e proprio crollo. Il -1,2% registrato nei primi tre mesi dell’anno è frutto soprattutto della cessazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato attivati per le festività natalizie. Si sta inoltre registrando il sostanziale esaurimento della pratica relativa al passaggio da contratti a chiamata ai voucher.
Commercio al minuto di prodotti extralimentari. E’ l’unico comparto non contrassegnato da calo occupazionale: +0,1% il saldo tra assunzioni e licenziamenti nel primo trimestre 2016. Si tratta di un lieve assestamento verso l’alto dei livelli occupazionali in un settore che, dobbiamo ricordarlo, viene da molti trimestri di costante e marcato calo degli addetti.
“Risulta particolarmente evidente come l’effetto combinato dei tagli delle agevolazioni contributive operate dalla Legge di Stabilità 2016, che riduce in maniera significativa la decontribuzione sui nuovi contratti a tempo indeterminato, ed una domanda interna ancora molto debole – evidenzia Confesercenti Modena – incida negativamente sull’occupazione nelle piccole e piccolissime imprese del commercio e del turismo. Dal monitoraggio emerge l’urgenza di interventi strutturali e duraturi per rilanciare l’occupazione. Per questo, occorrono al più presto, strategie e condizioni in grado di determinare una ripresa stabile e sostenuta dei consumi, anche e soprattutto attraverso l’utilizzo della leva fiscale.”
“C’è necessità inoltre – aggiunge l’Associazione imprenditoriale – di un riequilibrio delle politiche sulla rete distributiva. Con provvedimenti che si concretizzino anche in azioni volte a stimolare l’erogazione del credito. La ripresa della concessione di prestiti è l’elemento chiave che può favorire nuovi investimenti e quindi creazione di nuovi posti di lavoro. Occorre infine sostenere le politiche attive per il lavoro, in particolare la formazione per i giovani, che come certifica l’ISTAT, risultano essere la categoria maggiormente in difficoltà a trovare occupazione”, conclude Confesercenti Modena.