Il premier Cameron si dimette. Mef: effetti limitati su economia reale. Ma è panico sulle Borse
La Brexit, dunque, ha vinto: la Commissione elettorale della Gran Bretagna conferma la vittoria dei Leave. Secondo il sito della BBC, il ‘Leave’ ha ottenuto il 51,9% dei voti e il ‘Remain’ il 48,1%. Per la Brexit hanno votato 17.410.742 elettori mentre per restare nell’Ue i voti sono stati 16.141.241. L’affluenza al referendum viene fissata al 72,2%.
Cameron si dimette. “Ci dovrà essere un nuovo primo ministro eletto a ottobre”. Lo ha detto il premier britannico Cameron aggiungendo che il nuovo premier “dovrà guidare i negoziati con l’Ue”. “Il popolo britannico ha votato per uscire dall’Europa e la volontà del popolo britannico sarà rispettata” – ha affermato Cameron.
Panico sulle Borse, tempesta sugli spread. Crollano i mercati in Asia, sprofonda la sterlina. La sorpresa è stata forte e i crolli sui mercati proporzionati: i listini sono crollati, mentre i beni rifugio (oro e derivati sui titoli di Stato Usa) stanno ovviamente correndo. Cerca di calmare le acque il governatore della Bank of England Mark Carney, che annuncia possibili misure addizionali da parte dell’Istituto, pronto a fornire extra fondi per 250 miliardi di sterline.
Mef: effetti limitati su economia reale. Il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria, riunitosi al Tesoro, ritiene che l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea “avrà effetti comunque limitati sull’economia reale italiana. La solidità dei fondamentali delle imprese tornerà presto a prevalere sulla volatilità dei mercati finanziari” – comunica il Mef.