La crisi sta desertificando i centri delle nostre città. Lo ricorda il Corriere della Sera che oggi ha citato i dati economici sulla crisi diffusi in occasione dell’Assemblea Annuale Confesercenti 2016.
Qui di seguito riportiamo l’articolo integrale
La crisi continua a farsi sentire nei centri urbani italiani. Lo evidenziano i dati diffusi ieri dalla Confesercenti durante l’ assemblea annuale. «Nel 2016 – ha spiegato il presidente Massimo Vivoli – si stimano in Italia oltre 650 mila locali commerciali sfitti» e uno dei problemi principali è la mancanza di credito. «È scandaloso – ha sottolineato ancora Vivoli – che alle imprese con meno di 20 addetti, che generano ben oltre il 50% del Pil, venga destinato il 19% del credito». In quattro anni, dal 2011 al 2015, il taglio è stato di 190 miliardi «come se fossero stati sottratti 31 mila euro a ognuna delle oltre 6 milioni di imprese che operano in Italia». Attraverso l’ incrocio delle banche dati pubbliche di Inps, Agenzia delle Entrate e Camere di Commercio, inoltre, la Confesercenti stima che nel commercio ambulante operino almeno 100 mila imprese del tutto irregolari. La Confesercenti, infine, ha presentato un sondaggio fatto con Swg da cui emerge che quasi un italiano su due (43%) segnala un senso di maggiore incertezza e prospettive poco rassicuranti in confronto a 12 mesi fa, sul piano personale ma anche riguardo all’ economia italiana e internazionale. Le famiglie, quindi, si sentono più insicure. «Sapere che ogni giorno vengono commessi in Italia quasi 8mila reati (7.700) e 6.300 rimangono impuniti – conclude Vivoli – di certo non aiuta non aiuta».
Michelangelo Borrillo (Corriere della Sera) 7-7-2016