Confesercenti Puglia presenta il convegno: “La qualità del tempo: per le imprese, per il lavoro, per le città”

Nell’ambito del convegno sarà presentato il volume “Isole del tempo – Conciliazione Vita lavoro”

Il 30 settembre 2013 presso la Camera di commercio di Bari si svolgerà il convegno “La Qualità del tempo: per le imprese, per il lavoro, per le città”. Nell’ambito del convegno sarà presentato il volume “Isole del tempo – Conciliazione Vita lavoro” raccoglie i risultati del progetto intitolato “Isole del Tempo”, realizzato da Confesercenti Puglia in collaborazione con Esse Grande Group (supermercati marchio DOK), il Cescot Puglia, il Cat Confesercenti e il Comune di Bari.

Il Progetto è stato realizzato nell’ambito dell’Avviso Pubblico per il finanziamento dei Patti Sociali di Genere nel Territorio della Regione Puglia, Assessorato al Welfare, Area Politiche per la Promozione della salute, delle persone e delle pari opportunita’- Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunita’.

La ricerca è stata realizzata con l’obiettivo di verificare quali fossero i disagi, i bisogni e le domande poste dai lavoratori/trici dell’azienda selezionata, al fine di poter sperimentare un confronto che agevolasse la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. A seguito delle rilevazioni fin qui fatte, dei risultati emersi e delle proposte scaturite dal patto, il Consorzio Esse Grande Group ha dato avvio ad un periodo di sperimentazione di orari flessibili di lavoro strutturati nel rispetto delle esigenze emerse sia dai responsabili dei punti vendita sia dai dipendenti. Per rendere equilibrato lo svolgimento delle funzioni giornaliere, l’azienda ha assunto altre due unità lavorative.

Al termine di questo percorso si può certamente affermare che la conciliazione del conflitto lavoro di cura – lavoro professionale non può essere messa in carico alle donne, non può essere una conciliazione soggettiva, individuale o di genere, come questo progetto ha provato ad evidenziare.  Sono la società, la famiglia e il territorio a doversi strutturare e organizzare in modo da conciliare “oggettivamente” e soprattutto in maniera sistemica il lavoro di cura e il lavoro professionale in base ai tempi delle città coordinati con le aziende.

 

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