Risorse e sgravi, “salvo” mezzo punto Pil
Anche il Senato l’ha approvata: con 181 sì, 2 no e 16 astenuti la lotta allo spreco, con la nuova legge – promossa dall’onorevole Maria Chiara Gadda e già approvata alla Camera il 17 marzo scorso- fa un ulteriore passo avanti.
“In Italia sono 5 milioni le tonnellate di prodotti alimentari che, ogni anno, finiscono nella spazzatura, ovvero una cifra corrispondente a 8 miliardi di euro, che è mezzo punto di PIL. Una legge contro lo spreco di cibo e che vuole incentivare le donazioni può fare dell’Italia un paese in grado di trainare gli altri nella lotta allo spreco alimentare”. La senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama e relatrice del provvedimento, presenta così il testo, ora legge, che “vuole da una parte educare i cittadini al valore del cibo e dall’altra facilitare la donazione da parte degli operatori economici”. “Si provvede, tra le altre cose, a rifinanziare con 2 milioni di euro per il 2016 il ‘Fondo per la distribuzione di derrate alimentari’ alle persone indigenti, istituendo un altro fondo, con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi”, spiega.
“Ripristinare un giusto equilibrio sul consumo di cibo non può avvenire secondo le regole del modello ad economia di mercato che hanno, invece, determinato disparità. Con questa legge – osserva ancora – si vuole promuovere un modello nuovo che, facendo leva anche su principi di eticità, consenta di rimettere in circolo ciò che non viene consumato. Il Terzo settore e tante associazioni sono il primo esempio di questa cultura – conclude – e compito della politica e delle istituzioni è agevolare, valorizzare e diffondere il loro lavoro”.