«In 10 giorni perso il 75% del giro d’affari», denuncia il presidente del mercato coperto, Stefano Vagge.
Da una decina di giorni, un cantiere resosi necessario per la riparazione di una tubatura del gas ostruisce l’accesso a via Isonzo, a Sturla, complicando non poco la vita delle attività economiche.
A lanciare il grido d’allarme è Stefano Vagge, presidente del Consorzio del mercato coperto che insiste proprio sulla strada interessata dai lavori: «Il cantiere ostruisce completamente la via a quanti vogliano scendere da via Timavo o da corso Europa, e naturalmente questo comporta un enorme problema per tutti gli esercizi commerciali della zona, che denunciano un calo del 75% nei corrispettivi. La situazione è insostenibile».
Vagge ripercorre le date della vicenda: «I lavori sono iniziati una decina di giorni fa, senza alcuna comunicazione, ed immediatamente ci siamo rivolti al Municipio per chiedere rassicurazioni. Prontamente, all’inizio di questa settimana l’assessore comunale alla mobilità Anna Maria Dagnino è venuta per un sopralluogo ma, al di là della sensibilità dimostrata e che appreziamo, il problema non è stato risolto. All’assessore avevamo infatti proposto di invertire il senso unico del primissimo tratto di via dell’Ombra, consentendo alle auto di scendere direttamente in via Pontetti e da lì ricollegarsi a via Isonzo. Si sarebbe trattato di una modifica davvero minima alla viabilità, non più di trenta di metri di strada che sarebbe però stata sufficiente ad aggirare l’ostacolo del cantiere. In alternativa, avevamo chiesto un senso unico alternato all’incrocio tra via Isonzo e corso Europa, ma in entrambi i casi la Dagnino ci ha risposto che, dati i tempi necessari ad istruire l’iter della procedura, non ne sarebbe valsa la pena, perché il cantiere avrebbe chiuso prima che le modifiche fossero effettive».
«I lavori però non si concluderanno prima della fine del mese – prosegue Vagge – arrivando a durare nel complesso una ventina di giorni, quando nell’attuale contesto economico possono bastare anche pochi giorni di mancato incasso a mettere in ginocchio un’attività. Capiamo l’urgenza di certi interventi di manutenzione, ma è inaccettabile mettere ogni volta gli esercenti di fronte al fatto compiuto senza coinvolgerli preventivamente, e soprattutto senza cercare di trovare una soluzione che non pregiudichi il loro lavoro. La stessa cosa in questa zona era già accaduta qualche anno fa, quando era stata chiusa la corsia a mare di via Sturla all’altezza del liceo King, ed è quindi ancora più grave che il problema si stia riproponendo, identico: chiediamo maggior considerazione e rispetto per il nostro lavoro».