Ripresa moderata e costante, con meno slancio di quanto previsto a giugno
“Ci aspettiamo che la ripresa nella zona euro continui a passo moderato e stabile, ma con meno slancio di quanto previsto a giugno”. Queste le parole del presidente della Bce Mario Draghi in audizione al Parlamento Europeo. Ma “positivo è che le informazioni in arrivo continuano a dare l’economia della zona euro resiliente all’incertezza politica globale, in particolare dopo il referendum britannico”.
“E’ importante – ha proseguito Draghi – che la Ue vada incontro alle aspettative dei cittadini, e ciò richiede tre linee d’azione, ovvero concentrarsi sui bisogni reali degli europei, ristabilire la fiducia tra gli Stati e completare l’Unione economica e monetaria”.
“Voglio citare le parole del mio amico e collega Carlo Azeglio Ciampi al Parlamento europeo nel 2005 – ha continuato Draghi – : ‘L’euro è la più grande dimostrazione della volontà unita degli europei, e una forza che porta all’integrazione politica’. E l’impegno politico alla base della nostra moneta unica è stato riaffermato fortemente durante la crisi. Ma sentimenti di insicurezza restano grande preoccupazione: non possiamo solo aspettare tempi migliori, ma proseguire gli sforzi”, ha aggiunto.
Il presidente della Bce ha chiarito, infine, che “l’inflazione continua a restare a livelli bassi con un tasso annuale allo 0,2% per quest’anno per aumentare a 1,2% nel 2017”. Il tasso d’inflazione riflette il calo in passato del prezzo del petrolio e una debole crescita dei salari, mentre per l’anno prossimo aumenterà in linea con la riduzione dell’impatto del prezzo del petrolio. “La ripresa economica continua e un declino nel livello di surplus invece nel 2018 dovrebbero gradualmente spingere su l’inflazione all’1,6%”, ha detto Draghi.