La Presidenza Nazionale Faib riunita a Verona l’11 ottobre u.s. nei locali della Fiera, nell’ambito della Manifestazione Oil&NonOil ha affrontato le questioni relative alle relazioni industriali, ha fatto il punto sulle prospettive della distribuzione carburanti, esaminato l’andamento dei diversi Tavoli negoziali e gli sviluppi del confronto aperto con Unione Petrolifera in materia di Contratto di Commissione.
La Presidenza ha anche affrontato il tema della vertenza aperta sulla rete autostradale con il punto su Bandi di gara, contrattualistica e accordi di colore esprimendo solidarietà e apprezzamento per l’attività svolta sul segmento dalla nostra rappresentanza.
La Presidenza Faib, molto partecipata, ha aperto il dibattito affrontando la denuncia, avanzata al Governo, congiuntamente a Fegica e Figisc, dello stato di crisi che sta attraversando il settore. Nella relazione introduttiva il Presidente Landi ha evidenziato l’assenza del Governo sui temi più scottanti del settore in questo momento: dal rispetto delle regole e degli accordi, alla ristrutturazione, alla lotta all’illegalità, alle nuove forme contrattuali: sono tutti fronti dove il Governo è palesemente assente o peggio latitante Anche di fronte alla denuncia circostanziata avanzata al Vice Ministro Bellanova da Faib, Fegica e Figisc, l’esecutivo continua a tacere mentre in questi anni si sono persi asset industriali e la rete distributiva continua a degradare in termini di qualità ed efficienza, senza contare che sulla rete ordinaria si sono persi 4,6 miliardi di litri mentre i consumi di benzina e gasolio rete ed extrarete complessivamente si sono ridotti di 3,2 miliardi di litri. Ancora peggio in Autostrada. A fronte di ciò la Presidenza denuncia l’indifferenza del Governo e delle Istituzioni e chiede di valutare al più presto di intraprendere le iniziative necessarie per riaccendere i riflettori sulla crisi di settore, che riguarda certamente anche gli altri soggetti della filiera. Al Governo viene chiesto di assumere innanzitutto un’iniziativa urgente in materia di ristrutturazione della rete e di forte osservazione del rispetto della normativa di settore.
L’Organismo federale ha quindi passato in rassegna i diversi Tavoli negoziali tra accordi scaduti o in scadenza, in fase di rinnovo e quelli appena firmati. Problematiche, ai diversi livelli, sono state segnalate con tutti gli interlocutori negoziali. La Presidenza ha espresso contrarietà per l’andamento del confronto in atto con la Esso, dove le distanze permangono considerevoli; preoccupazione per lo svolgersi delle notizie che attengono la TotalErg; forti sottolineature alla corretta applicazione dell’Accordo siglato con Api-Ip, rispetto al quale alcune iniziative della petrolifera segnalate sul territorio sembrano disattenderlo; avversione e incomprensione verso la strategia Q8, formulando l’auspicio di un ravvedimento operoso sul terreno del recupero delle risorse per il settore; riaffermato il contrasto più totale all’atteggiamento di Tamoil e ribadita la solidarietà fattiva e concreta nei confronti di tutti colleghi a marchio che vorranno avvalersi dei servizi Faib contro la Compagnia libica; infine ha sollecitato grande attenzione al rinnovo dell’Accordo che scadrà a fine anno con Eni. A questo proposito, la Presidenza ha poi avuto il piacere di ospitare ai propri lavori, per un breve saluto, Giovanni Maffei, Senior Vice President Business Fuel di Eni, che nell’indirizzo di saluto ai partecipanti ha ricordato gli sforzi compiuti per chiudere il vigente accordo, che ha ricentralizzato sul gestore l’attività delle stazioni di servizio. Maffei ha ricordato che oggi, grazie a quell’Accordo, il 35% dei carburanti venduti da Eni passa per il servito. Con questo Eni ha ridato un ruolo e una centralità ai gestori, centralità – ha ammesso Maffei – che negli ultimi anni era venuta meno, con errori di strategia da parte della petrolifera. I gestori sono un elemento fondamentale dello sviluppo della rete. Ma occorre che anche i gestori ci mettano del loro e ci credano di più. Poi allargando il discorso Maffei ha anche affermato che bisogna razionalizzare la rete perché 22mila punti vendita non sono più sostenibili, sia per la gestione della logistica e della manutenzione che degli erogati. Ma il futuro – secondo il Rappresentante del cane a sei zampe – è fatto di impianti importanti con ruolo centrale del gestore e una forte presenza del non oil. Rispondendo, poi, ad alcune osservazioni dei Rappresentanti Faib della Presidenza, sul differenziale prezzi praticato dalla Compagnia, ha detto che effettivamente il prezzo sul servito appare molto alto rispetto all’Iperself. Ciò è dovuto al fatto che per competere sul self occorre abbassare molto il prezzo su questa modalità, e sempre non è sostenibile. Il fatto è che è il prezzo self che è troppo basso per essere sostenibile. Il Presidente Faib Landi ha ringraziato Maffei per il breve saluto alla Presidenza e ha apprezzato le parole del Rappresentante Eni, prendendole come auspicio per la prossima riapertura del Tavolo negoziale per il rinnovo dell’Accordo economico normativo.
La Presidenza ha poi sollecitato un confronto più aperto e costruttivo con Assopetroli, capace di andare oltre il Contratto di comodato già condiviso e indicare una strada al futuro della rete, nella modificata realtà distributiva del settore, senza chiusure, seguendo le tracce di lavoro già presentate.
In questo senso anche il confronto con UP deve essere accelerato e portato a compimento sulle nuove tipologie contrattuali, ribadendo la disponibilità ampia al confronto.
La Presidenza ha poi dato al Presidente e al Direttore il mandato di partecipazione attiva al confronto in atto nella Confesercenti per avviare un ampio processo di rinnovamento dei gruppi dirigenti favorendo candidature in grado di coniugare, con spirito unitario, attenzione alle problematiche di Categoria e alle questioni territoriali, ai temi dell’innovazione e dell’ammodernamento delle politiche di rappresentanza e dell’alternanza.
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