E la crescita si rafforza in 2017: +1% Pil, occupazione +0,4%
Supera resto del Paese, ma dal 2007 perso il 12,3%
Si ferma il calo del Pil del Mezzogiorno, durato sette anni consecutivi. In base a valutazioni Svimez, presentate a Roma nel ‘Rapporto sull’Economia del Mezzogiorno‘ nel 2015 il Pil è cresciuto al Sud dell’1%, recuperando parzialmente la caduta dell’anno precedente (-1,2%), con una crescita superiore di 0,3 punti a quello rilevato nel resto del Paese, +0,7%”. Dal 2007, ricorda lo Svimez, il Pil in quest’area è calato del -12,3%, quasi il doppio della flessione registrata nel Centro-Nord (-7,1%).
La crescita nel Sud ha beneficiato nel 2015 di alcune condizioni peculiari: un’annata agraria particolarmente favorevole; la crescita del valore aggiunto nei servizi, soprattutto nel turismo, legata alle crisi geopolitiche nell’area del Mediterraneo che hanno dirottato parte del flusso turistico verso il Mezzogiorno; la chiusura della programmazione dei Fondi strutturali europei 2007-2013, che ha portato a un’accelerazione della spesa pubblica legata al loro utilizzo per evitarne la restituzione.
Lo Svimez sottolinea, anche, che si rafforza la crescita economica italiana nel 2017 con il Pil che dovrebbe aumentare del +1% , sintesi di un +1,1% del Centro-Nord e di un +0,9% del Sud.
A concorrere positivamente, rileva ancora il report, è l’andamento dei consumi finali, stimato in +0,5% al Centro-Nord e +0,6% al Sud. Su anche gli investimenti fissi lordi, +2% il dato nazionale, quale risultato del +2% del Centro-Nord e del +0,6% del Sud. Sul fronte occupazionale, si prevede un aumento nazionale del +0,4%: +0,4% al Centro-Nord e +0,3% al Sud.
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