Banchieri: “Situazione insostenibile per molte imprese, e nei prossimi giorni sarà peggio”. Nettis(Faib) : “Pronti ad azioni di protesta”
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Gli effetti sulle vendite del blocco degli Euro 4. Nel terzo giorno di blocco degli Euro 4 si fanno già sentire – e in modo particolarmente pesante – i suoi effetti sulle attività commerciali: in media, sia nei pubblici esercizi, sia nel commercio fisso si registra un calo delle vendite fra il 20% e il 30%, mentre i benzinai lamentano una contrazione delle vendite di gasolio che sfiora il 50%. È quanto emerge da una indagine condotta nelle ultime ore dalla Confesercenti fra i commercianti e i benzinai torinesi.
La diminuzione dei consumi è più evidente nelle zone centrali (piazza Vittorio, piazza Statuto, piazzetta IV marzo, via Po, via Cernaia, via Palestro), ma tocca anche la periferia (Madonna di Campagna, Mirafiori). Per quanto riguarda i pubblici esercizi, il calo si riscontra sia negli acquisti “d’impulso” di chi – ad esempio – è in macchina e si ferma per prendere un caffè (o per acquistare il giornale), sia – soprattutto – nei consumi per la “pausa pranzo”.
Il calo (sia pure più limitato) riguarda anche i mercati: Porta Palazzo, compresi il mercato coperto alimentare e galleria Umberto I, Foroni, Palestro, Crocetta, tanto per citare i più importanti.
“Invece dello smog calano gli affari dei commercianti “ -commenta Giancarlo Banchieri, presidente della Confesecenti. Per di più, parte degli acquisti viene dirottata fuori dei confini di Torino, nelle strutture di grande distribuzione che sorgono ai margini della città. Ancora una volta viene penalizzato il piccolo commercio a favore degli ipermercati. Se soli tre giorni di blocco hanno già provocato simili disastri, è minimamente ipotizzabile che esso possa essere prolungato?”
Gasolio, vendite giù del 50%. “Il provvedimento del Comune – aggiunge Gianni Nettis, presidente della Faib, la federazione dei benzinai di Confesercenti – sta mettendo in ginocchio la categoria, già alle prese con tante difficoltà: teniamo conto che – a differenza del passato – l’erogato del gasolio sul totale rappresenta una parte estremamente significativa; un suo calo del 50% prolungato per giorni e giorni è un grado di far saltare l’equilibrio economico di tanti di noi.
Si registra poi un ‘effetto di trascinamento’, per il quale – dato un certo livello di disinformazione su chi può circolare o chi no – una parte di cittadini non prende l’auto ‘a prescindere’ per paura delle multe. Non si può continuare così per molto: se da parte dell’amministrazione non ci sarà un cambio di linea, siamo pronti a intraprendere azioni di protesta”.