Il Presidente Fiesa Abruzzo Ruccolo ha ritenuto opportuno ricorrere alla segnalazione di vendita abusiva in quanto oggi il fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione assume dimensioni e connotazioni che non impongono soltanto di considerare il danno a livello economico per le imprese produttrici dei “prodotti originali”, ma allargano le prospettive della prevenzione del contrasto a numerosi altri disvalori. Contraffazione significa, innanzitutto, rischi per l’incolumità e la salute di chi acquista, poichè prodotti fuori dai circuiti regolari e sorvegliati.
Il fenomeno impone poi di considerare le conseguenze di natura sociale, come il lavoro nero indotto da mercati illegali paralleli e la mancanza di copertura dai rischi per i lavoratori impiegati nella produzione dei prodotti cosiddetti “falsi”.
Naturalmente, il punto di vista del Presidente Ruccolo e della Fiesa Confesercenti Abruzzo, è quello legato anche e soprattutto alla tutela giuridica del consumatore, intendendo con ciò primariamente l’acquirente di beni ed il fruitore di servizi. Vari aspetti di questa tutela interessano in particolare la prevenzione sul piano sanitario e la sicurezza della popolazione.
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