Alluvione colpisce la Sardegna, 18 vittime

Confesercenti: vicinanza e solidarietà alla Sardegna, cordoglio per le famiglie colpite

E’ di 18 morti il tragico bilancio della devastante ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la Sardegna. A dare la notizia è la Protezione civile regionale che segnala anche due dispersi, di cui uno a Olbia. Sono proprio la città gallurese e la sua provincia le zone più colpite: otto qui le vittime accertate, tre delle quali nel crollo di un terrapieno a Monte Pino sulla provinciale per Tempio e il bambino recuperato poche ore fa dai vigili del fuoco. Sterminata anche una intera famiglia di brasiliani residente ad Arzachena: il seminterrato nel quale abitavano è stato sommerso da tre metri d’acqua e tutti gli occupanti – padre, madre e due figli di 16 e 20 anni – sono rimasti intrappolati morendo annegati. Altre quattro vittime si sono registrate a Torpè, nel nuorese, altro epicentro del ciclone Cleopatra che da ieri sta seminando morte e distruzione in gran parte dell’isola. Infine la conta delle vittime porta a Uras (Oristano), dove è morta una pensionata, ed a Dorgali (Nuoro), qui a perdere la vita e’ stato un agente della Polstrada, impegnato assieme a altri tre colleghi nel trasporto di un ferito, quando l’auto su cui viaggiavano è precipitata da un ponte. In città  questa notte hanno dormito negli alberghi centinaia di cittadini costretti ad abbandonare le loro case completamente allagate. Altre migliaia sono gli sfollati che hanno trovato ricovero in strutture pubbliche come le palestre. Scuole chiuse nelle zone più colpite dal ciclone e ancora molte strade interrotte compresi alcuni tratti della statale 131, principale via di collegamento fra il nord ed il sud dell’isola .

“Confesercenti – dice Marco Sulis, presidente di Confesercenti  Sardegna – esprime il suo profondo cordoglio per le famiglie delle vittime, e rinnova la sua vicinanza a tutti i cittadini travolti da questo tragico avvenimento. Si è trattato di un evento eccezionale, non imputabile all’incuria dell’uomo, dalla portata catastrofica: è come se una bomba d’acqua si fosse abbattuta improvvisamente su Olbia, Nuoro e Oristano. Una stima dei danni è ancora prematura, ma saranno comunque ingenti. Stiamo provvedendo a monitorare la situazione delle imprese del commercio e del turismo: oltre al danneggiamento delle strutture nelle città colpite, c’è l’aggravante dell’interruzione della fornitura di energia elettrica, che mette a rischio non solo le telecomunicazioni, ma anche gli stock di materiale deperibile conservati in frigorifero. Le Istituzioni, locali e nazionali, si attivino per un mettere a punto un piano di ripresa del tessuto imprenditoriale”.

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