Basta con confusione legislativa che favorisce grandi strutture commerciali
Bocciata la versione originale, ma anche l’ alternativa. Per non far torto a nessuno, Confesercenti Bolzano si schiera contro entrambi i progetti di riqualificazione in zona stazione. «Visto che il pasticcio perfetto è compiuto cerchiamo almeno di limitare i danni per non danneggiare ulteriormente i negozi di piccole o medie dimensioni». Il presidente di Confesercenti Domenico Sacco ed il direttore Paolo Pavan si oppongono con tutte le loro forze all’apertura di un terzo centro commerciale a Bolzano.
Una posizione che ora è ufficiale: il direttivo dell’ associazione del settore, riunitosi l’ altra sera, ha infatti condiviso una posizione critica. «Non abbiamo mai cambiato idea sull’ argomento – riferisce il direttore Paolo Pavan -. In estrema sintesi: non ci sta bene né il progetto Benko, né il “surrogato” di Benko. Anzi, per certi versi la proposta alternativa presentata recentemente dalla cordata di imprenditori locali è peggiorativa, perché prevede un intervento esclusivamente su aree pubbliche: il timore è che ai 20.000 metri quadrati di superficie commerciale se ne aggiungano altri all’ interno degli edifici privati. È successo perché si sono sommate, nella confusione legislativa più totale, autorizzazioni comunali e provinciali. Basta così, non vogliamo vedere altri megastore». All’ inizio della prossima settimana dovrebbe svolgersi l’ incontro richiesto alla giunta comunale da Confesercenti. «Vogliamo capire – spiega ancora Pavan – quale sia la visione del Comune sulla riqualificazione dell’ area e soprattutto sulle prospettive del commercio di vicinato in città. Ci auguriamo che le scelte concrete siano coerenti e non in contrasto con i programmi annunciati fino a ieri».