Parte queste sera alle 19.30 la seconda ondata di sciopero dei gestori a marchio Esso ceduti nell’ambito del modello grossista nelle Regioni di Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Marche, Veneto e Trentino.
La chiusura sarà osservata sino alle 07.00 del 7 luglio.
In questo modo continua la mobilitazione dei gestori Esso ceduti, insieme alle attrezzature petrolifere, a retisti privati che non intendono mantenere gli impegni contrattuali.
Lo sciopero denuncia una grave discriminazione a danno di questi gestori che, unitamente all’intera Categoria, rimangono senza alcuna tutela nelle mani di speculatori senza scrupoli che fidano, per la loro impunità, sulla superficialità di chi dovrebbe far rispettare le regole.
Lo sciopero dei gestori denuncia l’assenza di Ministero e Governo che inermi rimangono a guardare.
I gestori chiedono con forza un sistema di regole certo ed una Pubblica Amministrazione in grado di farle rispettare. Fuori dalle regole non ci sarà più alcuna garanzia per i consumatori, per i gestori, per i lavoratori e per il Paese, consegnando il futuro della mobilità – diritto costituzionalmente garantito – nelle mani di chi avrà meno scrupoli.
Faib, Fegica e Figisc invitano i gestori di queste Regioni, già trasferiti ad operatori privati che non intendono mantenere i precisi impegni contrattuali definiti, ai sensi della Legge, con la Esso, a chiudere i loro impianti per rivendicare i loro diritti.
Si ricorda che alla chiusura degli impianti in queste Regioni cui, territorialmente, potranno aggiungersi realtà che operano in altre zone del Paese – così come la facoltà di individuare territorialmente, anche altre azioni di protesta mirate a discrezione dei gestori coinvolti – farà seguito una giornata di mobilitazione nazionale di tutta la Categoria, con Manifestazione generale a Roma.
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