Siglato accordo quadro nazionale tra Confesercenti e sindacati confederati su rappresentanza e modello contrattuale

Il commento del presidente regionale Marco Benedetti e dei rappresentanti sindacali regionali

Confesercenti ha sottoscritto due importanti accordi quadro con Cgil, Cisl e Uil che faranno da cornice ai futuri rinnovi dei contratti relativi a Servizi e Turismo: un’intesa sulla rappresentanza che prevede meccanismi per la misurazione delle organizzazioni sindacali e della parte datoriale, attraverso indicatori che saranno oggetto di definizione condivisa; e un accordo relativo al modello contrattuale che conferma il ruolo centrale del Contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) e la valorizzazione del ruolo della contrattazione territoriale e aziendale.

«L’intesa raggiunta rappresenta un passo assolutamente importante, che siamo lieti di avere condiviso con i sindacati – commenta Marco Benedetti, presidente di Confesercenti Liguria -. Entrambe le questioni affrontate sono infatti dirimenti, a cominciare da quella riguardante la rappresentanza: in questi anni di crisi, infatti, si sono moltiplicate delle forme di accordo sotterranee che non fanno gli interessi delle aziende né dei lavoratori, siglati al di fuori del contratto nazionale da associazioni fantasma non rappresentative di alcunché ed il cui unico effetto è stato quello di alimentare fenomeni di concorrenza sleale e di dumping contrattuale, soprattutto di tipo retributivo. L’intesa siglata tra Confesercenti e i sindacati confederati, invece, riafferma il principio che la rappresentatività costituisce il prerequisito della contrattazione, andando a fissare dei criteri oggettivi per la misurazione dell’effettivo potere di rappresentanza delle parti che intendano partecipare al confronto».

«In questo modo si va finalmente a riempire di significato due livelli di contrattazione (aziendale e territoriale) che, fino ad oggi, erano rimasti sostanzialmente privi di efficacia per quanto riguarda il mondo delle piccole e medie imprese. Con il nuovo accordo si delineano infatti i meccanismi utili a favorire l’aumento di produttività ed il sostegno all’occupazione. Viene inoltre ribadita la centralità dei meccanismi contrattuali del welfare, dall’assistenza integrativa alla bilateralità nella gestione dei contenziosi. Nel complesso, uno schema che rende finalmente possibile gettare le basi per una razionalizzazione dei troppi contratti nazionali oggi esistenti, raggruppandoli per settori omogenei e individuando le specificità a livello di contrattazione locale».

«Siamo estremamente soddisfatti del risultato, perché l’accordo siglato con Confesercenti ribadisce l’importanza fondamentale del contratto nazionale – commenta Giovanni Bucchioni, segretario generale Filcams Cgil Liguria. – L’auspicio è ora quello di raggiungere intese analoghe con tutte le altre associazioni datoriali per arrivare, finalmente, ad una legge sulla rappresentanza che impedisca il proliferare della contrattazione pirata».

«Intese come questa sono ancora più importanti perché servono a contarci, a verificare cioè l’effettiva forza di rappresentanza dei vari soggetti – aggiunge Riccardo Serri, segretario generale Uil Tucs Genova e Liguria -. L’obiettivo comune è infatti aprire la strada ad un nuovo modello che stabilisca regole chiare per il primo ed il secondo livello di contrattazione, sgombrando il campo dalle associazioni datoriali e sindacali improvvisate. E da questo punto di vista non c’è alcun dubbio sui numeri e sulla rilevanza delle imprese che Confesercenti rappresenta, essendo le pmi la vera ossatura del settore terziario del nostro paese».

«Grande soddisfazione» è espressa, infine, anche da Silvia Michela Avanzino, segretaria generale di Fiscascat Cisl Liguria, che commenta: «Le relazioni sindacali ne escono rafforzate, per un sistema contrattuale certo ed esigibile in un settore, il terziario privato, sempre più trainante per l’economia italiana. L’intesa conferma inoltre la complementarietà tra i livelli di concertazione nazionale e decentrato, che sono senza dubbio gli unici strumenti atti a rafforzare le relazioni sindacali. Il rafforzamento della bilateralità e l’ampliamento del welfare contrattuale rappresentano poi la chiave giusta per accrescere la partecipazione dei lavoratori in comparti ad alta intensità lavorativa quali appunto commercio, turismo e servizi, nei quali è necessario arginare il fenomeno crescente del dumping contrattuale e contrastare l’abbassamento dei livelli retributivi e normativi, al fine di migliorare le condizioni di lavoro di milioni di addetti e riaffermare una sana e leale concorrenza tra le imprese».

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